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Sparito dal Tg1 dopo la frase su Vladimir Putin, cosa succede in Rai? Il caso di Marc Innaro

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Sparito dai radar televisivi del Tg1 Marc Innaro, il corrispondente Rai da Mosca e capo della sede del servizio pubblico nella Capitale russa. C'è la guerra in Ucraina portata proprio dalla Russia, ma il giornalista sul tg della rete ammiraglia non si vede più. Perché? Alla base ci sarebbero le parole pronunciate da Innaro durante uno speciale del Tg2 Post, venerdì scorso: "Basta guardare la cartina geografica per capire che, negli ultimi 30 anni, chi si è allargato non è stata la Russia, ma la Nato". 

 

Parole che lo hanno fatto additare come filo-Putin. Dopo il fattaccio si segnala che "da quattro giorni Innaro, che è anche capo sede Rai a Mosca, è sparito dai radar del Tg1, mentre continua a lavorare per tutte le altre testate: Tg2, Tg3, Gr radio e Rainews. Si preferisce evitarlo per le sue presunte posizioni filo-russe? Siamo di fronte a un caso di censura? " si chiede il Fatto quortidiano. "Macché censura", risponde la direttrice del Tg1, Monica Maggioni: "Da qualche giorno abbiamo a Mosca anche l'inviato del Tg1, Alessandro Cassieri, ex capo sede a Parigi con un passato da corrispondente in Russia. Avendo un nostro inviato, è normale che ci colleghiamo con lui".

 

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