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Omicron devastante: il dirigente Ema e la triste vittoria della variante sugli anticorpi monoclonali

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Marco Cavaleri, responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici Covid-19 dell’Agenzia europea del farmaco Ema, nel suo intervento all’evento online ‘Covid-19 alpha, beta, gamma, delta...o...Deltacron: Tsunami contagi’, promosso dall’Associazione culturale nazionale onlus ‘Giuseppe Dossetti’, ha parlato di quelli che sono stati i risultati dell’arrivo di Omicron, la nuova variante del Covid arrivata a dicembre, sulla lotta alla pandemia: «L’impatto di Omicron è stato devastante non tanto sui vaccini, che hanno una capacità neutralizzante ampia e sono ancora in grado essere efficaci, ma sugli anticorpi monoclonali che vengono inattivati ovvero non funzionano. Sotrovimab risulta attivo, ma sulla variante BA.2, la cosiddetta Omicron 2, che si sta diffondendo nel Nord Europa, la sua attività è ridotta. Per noi è importante generare dati clinici che supportano sotrovimab sulle nuove varianti». Guardando alle terapie anti-Covid che potrebbero arrivare a breve, Cavaleri ha menzionato il «cocktail di monoclonali di AstraZeneca basato su due anticorpi, che potremmo approvare per la profilassi in soggetti immunodepressi. Ha una lunga emivita di 4 mesi e quindi una immunizzazione passiva importante».

 

 

Nel frattempo è arrivato il via libera dell’Agenzia europea del farmaco al booster del vaccino anti-Covid di Pfizer anche per gli adolescenti a partire dai 12 anni d’età. È quanto comunica l’ente regolatorio in una nota, spiegando che il Comitato per i medicinali a uso umano (Chmp) oggi ha raccomandato «che una dose di richiamo del vaccino Comirnaty possa essere somministrata, se del caso, agli adolescenti a partire dai 12 anni di età». Il vaccino è già autorizzato in Ue come ciclo primario a 2 dosi negli adolescenti (così come negli adulti e nei bambini a partire dai 5 anni di età) e il booster è attualmente autorizzato a partire dai 18 anni d’età.

 

 

Inoltre l’Ema ha dato il semaforo verde al vaccino anti-Covid di Moderna nei bimbi dai 6 agli 11 anni. Il Chmp ha raccomandato di concedere per Spikevax un’estensione dell’indicazione, includendo anche questa fascia d’età. Spikevax è già autorizzato per la somministrazione negli over 12. La dose di Spikevax destinata ai più piccoli - precisa l’Ema - è dimezzata rispetto a quella utilizzata nelle persone di età pari o superiore a 12 anni, pari a 50 microgrammi rispetto a 100 µg. Come nelle altre fasce d’età, il vaccino di Moderna viene somministrato con due iniezioni intramuscolo nella parte superiore del braccio, a distanza di 4 settimane l’una dall’altra.

 

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