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L'Oms lancia l'ennesimo allarme: "Con Omicron si rischia uno tsunami di contagi"

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Corre la variante Omicron. La Francia ha sfondato i 200mila contagi in un giorno per la prima volta dall’inizio della pandemia, superando il boom dei quasi 180mila nuovi casi di martedì, giorno in cui anche oltreoceano gli Stati Uniti hanno registrato il record di oltre 500mila casi in 24 ore. Anche la Grecia segna un nuovo record, con 28.828 contagi in un solo giorno, e decide di anticipare al 30 dicembre l’entrata in vigore delle restrizioni che sarebbero dovute iniziare dopo Capodanno. E nel Regno Unito - che registra 183.037 contagi, oltre 50mila in più rispetto al record precedente - il premier Boris Johnson avverte che «fino al 90%» delle persone ricoverate in terapia intensiva è senza booster, e lancia un appello a fare la terza dose per i 2,4 milioni di britannici che hanno già ricevuto le prime due.

 

Teme uno «tsunami di casi» dovuto alla diffusione contemporanea di Omicron e Delta il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, che ha espresso grande preoccupazione che questo porterà «un’enorme pressione sugli operatori sanitari già esausti e sui sistemi sanitari sull’orlo del collasso». Nello stesso giorno la sua organizzazione ha riferito di circa 4,99 milioni di casi registrati in tutto il mondo la scorsa settimana, cioè quella compresa fra il 20 e il 26 dicembre, un aumento dell’11% rispetto alla settimana precedente. Oltre la metà dei casi in Europa (2,84 milioni), ma l’aumento più consistente è stato registrato nelle Americhe.

«Il rischio globale legato alla nuova preoccupante variante Omicron rimane molto elevato», afferma l’Oms, segnalando che «i primi dati provenienti da Regno Unito, Sudafrica e Danimarca suggeriscono che esiste un rischio ridotto di ospedalizzazione per Omicron rispetto alla variante Delta, tuttavia, sono necessari ulteriori dati». Dagli Stati Uniti, la Fda avverte che nel rilevare Omicron i tamponi rapidi - ai quali si sta registrando una corsa con l’aumento dei contagi in coincidenza con le festività - «possono avere una sensibilità ridotta».

E sempre a proposito di Omicron uno studio pubblicato su Nature, firmato da Henning Gruell, Kanika Vanshylla, Florian Kurth, Leif E. Sander e Florian Klein, afferma che due dosi di vaccino non bastano per neutralizzare la variante, ma il booster a mRna è molto più efficace nel contrasto al virus.

La Francia aumenta il pressing sui non vaccinati e preme l’acceleratore sul piano per sostituire il "pass sanitario" con il "pass vaccinale", che spera di far entrare in vigore a metà gennaio. In ristoranti, cinema, teatri, musei ed eventi sportivi non si potrebbe più entrare con il solo test negativo, ma solo se vaccinati o guariti dal Covid (entro 6 mesi). Il vaccino diventerebbe anche obbligatorio per treni a lunga percorrenza e voli nazionali, con l’eccezione di poterli prendere con test negativo in caso di emergenze familiari o sanitarie. «Il virus si diffonde troppo rapidamente», «ci sono davvero poche chance di riuscire a sfuggirgli questa volta», ha detto il ministro della Sanità francese Olivier Veran rivolgendosi ai non vaccinati, sottolineando che il 70% dei ricoverati in terapia intensiva non ha ricevuto dosi.

La Spagna, intanto, seguendo le orme di Stati Uniti, Regno Unito e altri Paesi, ha deciso di ridurre l’isolamento obbligatorio per i positivi: passerà da 10 a 7 giorni. Stessa cosa per i non vaccinati venuti a stretto contatto con una persona contagiata, mentre il Paese già non prevedeva obbligo di quarantena per le persone con doppia dose di vaccino entrate in contatto con un caso positivo. Quanto all’ipotesi di nuove restrizioni, il premier Pedro Sanchez le ha escluse: anche se Omicron si diffonde più rapidamente, ha causato in genere sintomi più lievi e quindi mette meno pressione sugli ospedali rispetto alle precedenti varianti. «È chiaro che siamo in una situazione radicalmente diversa», ha detto Sanchez, sottolineando l’alto tasso di vaccinazione nel Paese, che è oltre l’80%

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