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L'Aria Che Tira, Myrta Merlino provoca Crisanti sul vaccino ai bambini. La risposta durissima contro Locatelli

Giada Oricchio
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Andrea Crisanti ribatte a Franco Locatelli: “Non siamo tutti pecore, voglio essere libero di criticare qualche collega”. Il microbiologo e divulgatore scientifico ha assunto una posizione prudente sul vaccino anti Covid ai bambini chiedendo un po’ di tempo per avere a disposizione un trial su numeri più consistenti del test effettuato su Pfizer su 3.000 soggetti. Ritiene che non ci sia fretta per la fascia tra i 5 e gli 11 anni, mentre la priorità va alla terza dose agli adulti. Dichiarazioni che hanno diviso il mondo scientifico.

Durante la puntata de “L’Aria che Tira”, mercoledì 1 dicembre, la conduttrice Myrta Merlino lo stuzzica leggendo le affermazioni di Franco Locatelli, pediatra e membro del CTS: “Sembra rivolgersi a lei quando dice che ‘sento dire e vedo su alcuni giornali che avrebbe senso attendere i risultati delle vaccinazioni in America e Israele prima di procedere con quelle dei propri figli. E’ una posizione sbagliata e discutibile dal punto di vista etico, immagini cosa succederebbe se tutti avessero atteso, se gli americani avessero atteso israeliani e viceversa”.

Il professor Crisanti replica secco: “Sa quanti bambini hanno testato prima di approvare il vaccino polio? Un milione e mezzo. E’ chiaro che non possiamo testare ora un milione e mezzo, ma abbiate pazienza: se è stato un vaccino approvato in via precauzionale con 30.000 adulti, mi spiega perché deve essere approvato con 2.000 bambini? Abbiate pazienza! Tanto più che i bambini sono vulnerabili e non sono in grado decidere”.

Lo scienziato sgombera il campo da ogni ambiguità sottolineando, anche con tono risentito, di essere favorevole al vaccino per i più piccoli: “Degli Stati si sono presi la responsabilità di farlo anche con numeri limitati, la mia posizione è condivisa anche dagli astenuti all’interno dell’FDA ma mica sono un no vax! Mica dobbiamo essere pecore. Abbiamo la libertà di criticare la religione, lo Stato e la Costituzione e non abbiamo la libertà di criticare due-tre colleghi che stanno in un comitato?! Ma abbiate pazienza!”.

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