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Omicron, come colpisce la nuova variante: i primi studi su sintomi e rischi

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Giada Oricchio
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Il Covid spaventa il mondo con la variante Omicron, isolata per la prima volta nella provincia di Pretoria e poi ritrovata in Botswana. Dagli Stati Uniti all’Europa, tutti i paesi hanno deciso all’unanimità di blindarsi e dare lo stop ai voli dal Sud Africa, ma Omicron è già atterrata in Belgio, Germania, Danimarca e Italia, oltre a casi sospetti in Francia e Austria.

Ma perché sta suscitando allarme nella comunità scientifica? Quali sono i sintomi? Innanzitutto è una modifica nuova del virus originario e dai dati appare molto più contagiosa della Delta che sta dominando da circa un anno. Poi, come ha spiegato il professor Walter Ricciardi, durante la trasmissione “Che Tempo che Fa”, presenta 32 mutazioni della proteina Spike: di per sé non sono un problema, ma il numero così alto aumenta la probabilità che una di queste possa bucare la protezione dei vaccini.

Tuttavia, al momento non ci sono evidenze scientifiche di questo e bisognerà aspettare due settimane per dare le prime risposte a tante domande, a cominciare da quelle suoi sintomi e sulla loro effettiva gravità. Secondo la dottoressa e presidentessa della Associazione medica sudafricana Angelique Coetzee, che ha scoperto la variante in Sudafrica, si tratta di sintomi “estremamente lievi e non bisogna farsi prendere inutilmente dal panico”.

Nello specifico, Omicron procurerebbe una grande stanchezza, mal di testa, prurito alla gola e un leggero raffreddore e colpirebbe più i giovani che gli anziani. La scienziata Coetzee ha dichiarato alla BBC: “Finora nessun paziente affetto da Omicron è stato mai ricoverato. Non abbiamo mai riscontrato effetti gravi e sono passati 12 giorni dalla scoperta. I pazienti non hanno presentato problemi degni di nota. Si sono ripresi tutti velocemente, in due-cinque giorni. Sicuramente vedremo altri casi ma non sono davvero malati.

La cosa interessante è che i pazienti con forti dolori alla gola sono poi risultati tutti negativi. Avrei capito la chiusura e la paura se avessimo assistito all'esplosione di effetti gravi. Ma non li abbiamo visti. Non dovete farvi prendere dal panico anche perché Omicron non risulta più infettiva della Delta”. Affermazioni da verificare ma che trovano riscontro nelle parole del paziente italiano. Il manager campano, vaccinato con doppia dose e ora in isolamento, ha accusato malesseri lievi e già ieri era asintomatico.

Al “Corriere della Sera” ha dichiarato: “Considerato il campione della mia famiglia, che comprende uomini e donne di età dagli 8 anni agli 81 anni e i sintomi blandi riscontrati in questi 10 giorni, posso affermare di essere soddisfatto di essere stato vaccinato poiché il vaccino ha funzionato nel nostro caso in maniera egregia”. Omicron è stata individuata l’11 novembre scorso e nel pieno della quarta ondata con temperature sempre più basse che favoriscono il virus a trasmissione area, l’OMS e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen hanno rinnovato la forte raccomandazione ai cittadini alla vaccinazione e al mantenimento delle misure restrittive: evitare assembramenti, indossare la mascherina, possibilmente la FFP2, lavarsi le mani, rispettare il distanziamento.  Il governo britannico, attuale presidente del G7, ha convocato per oggi una riunione di emergenza dei ministri della Sanità.

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