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"Da Io Apro a Io Chiudo?". Scontro tra Myrta Merlino e il ristoratore a L'Aria che Tira: green pass fiasco clamoroso

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“Alcuni ristoratori sono in condizioni drammatiche e si sono rovinate da quando è iniziato il Covid e capisco le proteste, quando non sono state violente, del movimento Io Apro. Poi però lo ritrovo come movimento politico sulle barricate delle manifestazioni no-green pass”. Nella puntata del 26 novembre de L’Aria che Tira è Myrta Merlino ad andare allo scontro con Umberto Carriera, ristoratore e leader del movimento Io Apro, spiegando l’evoluzione della protesta e battibeccando con il suo ospite: “Se volete tenere aperto e fare il vostro lavoro il green pass è il modo migliore per fare una vita normale. Voi potete lavorare e fare fatturato. Come siamo passati da Io Apro a Io Chiudo? No-green pass vuol dire stiamo a casa”. 

 

 

Carriera replica così: “Mi lascia un po’ così quando vedo che nessuno affronta il tema principale, che il green pass è stato un fiasco clamoroso, il clamoroso fallimento delle scelte del governo Draghi. Arriva la necessità di inserire il livello superiore per colpa di questo fiasco, così come in un videogioco. Il super green pass è il delitto perfetto che va a colpire in questo momento, a un mese dal Natale, l'economia del nostro Paese. Ieri mi ha chiamato una famiglia che aveva prenotato un tavolo da 18 per il pranzo di Natale. Su 18 sono tutti vaccinati tranne un bambino di 12 anni. Questa famiglia ha disdetto il tavolo e dovrà rinunciare al pranzo. E certamente - spiega il ristoratore - non può essere definita una famiglia no-vax. Non sono sovversivi. L’economia viene bloccata da questo super green pass. Non si va al ristorante, non si va in settimana bianca. Con 47 milioni di vaccinati una regione come l’Alto Adige ha 20 comuni in zona rossa e il coprifuoco alle 20… A cosa sono serviti i sacrifici?”.

 

 

A questo punto si inserisce il virologo Fabrizio Pregliasco che vuole sbugiardare Carriera: “I minorenni non hanno l'obbligo del green pass quindi possono andare al ristorante”. Ma la risposta non si fa attendere: “Lei si sbaglia. I ragazzini di 12 anni devono avere il super green pass, i tamponi non sono più validi per entrare nei ristoranti”. Pregliasco resta spiazzato e sbotta: “Sta dicendo cose deliranti”.

 

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