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Lavoratori discriminati dal green pass. Francesco Forciniti a L'Aria che Tira: diritti violati pesantemente

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Oggi sarà più chiaro il destino di Sara Cunial, deputata no-vax e no-green pass. La Cunial, è stato stabilito la scorsa settimana, può partecipare alle sedute della Camera, ma solo dalle postazioni della tribuna poste al di sopra dei banchi che compongono l'emiciclo. Il collegio dei questori di Montecitorio ha adottato una delibera dopo il via libera del presidente del collegio d'appello, Andrea Colletti, a cui la deputata del gruppo Misto si era rivolta in seguito alle nuove regole di accesso che prevedono l'obbligo di esibire il certificato verde. Oggi invece sarà discusso il ricorso, presentato sempre dall'ex M5S, presso il Consiglio di giurisdizione della Camera. Ma la Cunial non è l’unica parlamentare che si è opposta a tale misura anti-Covid. Per approfondire il tema nella puntata del 25 novembre de L’Aria che Tira è stato intervistato Francesco Forciniti, deputato de L’alternativa c’è, che si schiera dalla parte dei lavoratori.

 

 

“Diciamo intanto che - esordisce l’onorevole - il nostro obiettivo non era quello di ottenere una pronuncia che fosse valida soltanto per i parlamentari, io il green pass lo esibisco e non è una così grande penalizzazione in relazione alla mia questione personale. Abbiamo l'obiettivo di ottenere una pronuncia che sia valida per tutti i lavoratori italiani, ingiustamente discriminati. È un provvedimento che vìola e aggredisce pesantemente il diritto al lavoro e tra l’altro non è neanche efficace, c'è una palese sproporzionalità tra quello che si sta facendo e il risultato che si sta ottenendo”. Da studio interviene il conduttore Francesco Magnani, che commette una gaffe chiamando “Forconiti” il suo ospite, che prontamente lo corregge: “Forciniti”. 

 

 

Il giornalista però sottolinea che ora questa del green pass è una storia vecchia vista l’introduzione del super green pass. Perché questa iniziativa? “Da quando c’è il green pass sul posto di lavoro in Italia tutti gli indicatori sono saliti, nuovi contagi, nuovi ospedalizzati, nuovi decessi. L’unico indicatore che è sceso è quelli dei nuovi vaccinati, calati del 70% nel primo mese da quando c’è il green pass. Lo Stato non deve ricattare i cittadini, così facendo genera sfiducia nelle istituzioni e se il green pass è un fallimento, il super green pass sarà un super fallimento. Sono dati oggettivi. È una misura - conclude il deputato in collegamento - discriminatoria e incostituzionale, si genera un circolo vizioso che non porta a nulla di buono”.

 

 

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