vertice col governo

Vaccino, la terza dose si farà dopo 5 mesi. Saltano le zone? "Restrizioni solo per i no vax"

Super green pass, obblighi vaccinali, restrizioni per i no vax. Nel vertice governo-Regioni chiesto dai governatori la settimana scorsa per fare una riflessione sulla tenuta delle regole di contenimento del covid emergono nel dettaglio le nuove mosse dell'esecutivo di Mario Draghi. Alla riunione partecipano per il governo la ministra degli Affari regionali e le Autonomie Maria Stella Gelmini, il ministro della Salute Roberto Speranza e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli, mentre i presidenti di Regione sono in videocollegamento.  

 

Da quanto trapela la scelta dell'esecutivo è quella di anticipare a 5 mesi la terza dose di vaccino. Una mossa dettata dall'aumento dei contagi e dalle nuove evidenze emerse sulla protezione del siero anti-Covid che perde efficacia nel tempo. 

I temi sul tavolo sono quelli di cui si è discusso negli ultimi giorni e l'aria che tira è quella di restrizioni a doppio binario: più libertà per i vaccinati, limitazioni per chi ha evitato fin qui di farsi somministrare la dose.  

 

Il green pass dovrebbe diventare un super green pass o un certificato rafforzato concesso solo ai vaccinati, fatto salvo per chi non lo è di poter usufruire di servizi base e recarsi al lavoro con un tampone negativo. Tra le misure al vaglio maggiori controlli per chi arriva da Paesi dove alto è il numero dei contagi e basso quello delle vaccinazioni, come richiesto dal presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga. Una scelta che impatterebbe positivamente sulle Regioni del nord che danno sui confini nazionali e che più di altre rischiano di finire in zona gialla a breve. 

 

Le Regioni chiedono, "tutte", di superare la distinzione in zone di colori per contrastare la quarta ondata di Covid e andare verso quella vaccinati/non vaccinati. È quanto apprende LaPresse dall’incontro in corso tra il governo e i presidenti delle regioni. 

 

"Le chiusure generalizzate dopo le vaccinazioni non sarebbero sopportabili", ha detto Fedriga tornando a battere sul tasto delle restrizioni differenziate per vaccinati e non immunizzati. Il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha chiesto interventi rapidi  e un "green pass che consenta attività solo a chi vaccinato/guarito. Non deve esserci inerzia. Importante tutelare sicurezza aperture, continuità attività commerciali e imprenditoriali e tutelare chi ha fatto proprio dovere, ha rispettato richieste dello Stato".