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Panatta e figlio, nuova impresa per promuovere lo sport

Andrea Giacobino
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Alessandro Panatta, classe 1979, uno dei tre figli di Adriano e tennista come il padre, entra in affari con il genitore. È infatti da poco diventato socio al 50% con papà di Blu, costituita a Roma davanti al notaio Sabina Gisolfi come società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata. La newco, di cui Alessandro è stato nominato amministratore unico, si occuperà di pratica e promozione di attività sportive, «conformandosi alle direttive del Coni nonché allo statuto e al regolamento della Federazione Italiana Tennis».

 

 

 

 

 

Intanto escono i numeri dei nuovi affari di Panatta senior che nell’ottobre scorso ha ufficialmente lanciato a Treviso il centro sportivo denominato Adriano Panatta Racquet Club. Ne è proprietario la A&P International (che ha rilevato per 550mila euro dal fallimento l’ex Tennis Zambon) di cui il noto tennista romano ha il 25%, una quota analoga è nelle mani di Marco Bonamigo (nipote della moglie Anna, avvocato trevigiano) mentre il 50% è della belga Monte Cinto Industries di Philippe Donnet, ceo delle Assicurazioni Generali. L’impianto sportivo si sviluppa su uno spazio di 2 ettari, con 7 campi da tennis e 6 campi da padel, un’area wellness, un ristorante, una scuola per adulti e bambini. Il bilancio 2020 della società, non ancora attiva, s’era chiuso con una perdita di 73 mila euro e quasi zero ricavi. Banca Ifis ha finanziato Panatta e soci per 3,5 milioni, con una linea di credito in scadenza nel 2030 e un piano di rimborso con 32 rate a scadenza trimestrale. Il fido è garantito da ipoteca indivisibile e solidale sugli immobili di proprietà (terreni e fabbricati) siti a Treviso.

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