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Nuovo codice della strada, ecco perché la stretta sui monopattini è un bluff

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Ma quale stretta. Le nuove regole sui monopattini elettrici rischiano di lasciare nel caos la nuova forma di mobilità tanto in voga tra i giovani a Roma e in diverse altre città italiane. 

Da oggi, 10 novembre, sono in vigore le nuove norme del Codice della strada, con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto infrastrutture. Andiamo a vedere cosa cambia davvero per chi userà il nuovo mezzo a due ruote.

Innanzitutto non è stato introdotto l'obbligo del casco per i maggiorenni. E nemmeno di targa, di cui pure si è parlato in abbinamento con quello di assicurazione per responsabilità civile. È stato solo previsto che il Ministero studi la questione assicurativa e riferisca alle commissioni parlamentari entro 180 giorni. 

Il limite di velocità per i monopattini scende da 25 chilometri all'ora a 20 km/h. Resta invariato il limite dei 6 km/h nelle aree pedonali. La diminuzione della velocità rischia però di aumentare il problema di collisioni con gli altri veicoli, spesso spazientiti nel ritrovarsi davanti sulla carreggiata un mezzo così lento che intralcia il traffico. Inoltre rimarrà il problema dei controlli, perché è piuttosto facile aggirare il sistema di limitazione della velocità dei veicoli elettrici.

Viene almeno sancito espressamente il divieto di sosta sui marciapiedi. Ma non è stato risolto l'ostacolo della rimozione: non essendo prevista dal nuovo Dl Infrastrutture, resta l'articolo 159 del Codice (rimozione e ganasce),  probabilmente applicabile solo ai veicoli. E bastava farsi un giro oggi per la Capitale per scoprire che i marciapiedi restano pieni di monopattini ovunque. L'importo della multa dovrebbe essere di 41 euro, ma non c'è chiarezza. E come faranno i vigili a individuare il trasgressore? Per i mezzi in sharing, però, che sono la maggior parte, il Dl prevede l'obbligo di foto per dimostrare di aver parcheggiato il mezzo. Senza l'invio della foto, la app del noleggio continua a conteggiare i minuti come se si stesse ancora usando il monopattino. Alcune aree dei marciapiedi potranno essere dedicate alla sosta di tutti i monopattini, a discrezione del singolo Comune. Non sarà necessario segnalarle con cartelli e strisce: basterà pubblicare sul sito web comunale le coordinate Gps.

Sono previste anche modifiche tecniche dei monopattini elettrici. Dal 1° luglio 2022 gli esemplari venduti dovranno avere frecce e stop. Quelli già in circolazione dovranno essere adeguati entro il 1° gennaio 2024.

Spulciando il Dl si trova poi un'incredibile "sconto" per le sanzioni: saltato il divieto di utilizzo su strade extraurbane senza piste ciclabili (ad esempio le Tangenziali) e le violazioni alle norme di comportamento sono ora punite con una sanzione di 50 euro anziché 100. Ma come si pensa che questi mezzi possano circolare a 20 km/h su strade a tre corsie? Come se non bastasse, sono state completamente abolite le sanzioni per chi usa gli altri micromezzi elettrici (segway, hoverboard e monowheel) fuori dalle aree dei centri abitati individuate dal Comuni per la loro circolazione in via sperimentale o per chi usa un esemplare “truccato”.

Resta il principio generale introdotto dalla legge 160/2019: i monopattini sono equiparati ai velocipedi e quindi soggetti a tutte le relative regole. L’eccezione riguarda gli ambiti di circolazione: fuori dai centri abitati i monopattini possono circolare solo sulle piste ciclabili. Inoltre possono essere guidati solo chi ha almeno 14 anni e i minorenni devono indossare il casco. Col buio, obbligo di indossare il giubbino riflettente, di avere una luce bianca o gialla anteriore e una rossa posteriore con catadiottro. Ma il caos, con queste regole, resta assicurato.

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