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Andrea Costantino ancora in cella ad Abu Dhabi. L'appello disperato della compagna

Francesco Storace
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Quasi otto mesi di detenzione ad Abu Dhabi. E senza poter mai parlare con l’avvocato emiratino. Il caso di Andrea Costantino, l’imprenditore italiano arrestato il 21 marzo scorso a Dubai, resta ancora irrisolto. Da una parte per la vaghezza delle accuse, mai ricondotte a fatti specifici a suo carico; dall’altra, l’impossibilità di esercitare il diritto alla difesa.

 

E ieri la sua compagna, Stefania Giudice, ha lanciato l’ennesimo appello alle autorità italiane attraverso l’agenzia di stampa AdnKronos, affinché intervengano a sostegno di Andrea, con cui ha una figlioletta di nome Agata. «Mi rivolgo alle istituzioni, alla Farnesina, al ministro della Difesa Guerini, vi prego, riportate a casa il mio compagno. Sta male, ed io ho bisogno di lui».

Con il suo compagno solo contatti sporadici per via telefonica, il martedì e la domenica per sei minuti, ed è davvero difficile capirne le condizioni reali nella detenzione. Dice Stefania: «Andrea non sta bene, dorme per terra, mangia per terra e ormai i chili persi sono 25. È una situazione da film dell’orrore», e pare che abbia anche ricevuto minacce da un altro detenuto, un indiano.

 

Costantino, che a Dubai passava la maggior parte del suo tempo per lavoro, è stato portato via sotto agli occhi della compagna e della figlia di 4 anni senza motivazione. «Andrea adorava Dubai, ci si è sempre trovato benissimo - prosegue Stefania - non ha mai avuto problemi, nemmeno una multa non pagata - continua la compagna - Conosceva regole, comportamenti. Poi il 15 marzo siamo ripartiti insieme dall’Italia perché doveva riprendere l’attività dopo il Covid. Eravamo tranquilli in hotel quando il 21 marzo mi hanno chiesto di raggiungere mio marito nella hall perché doveva dirmi qualcosa. "Mi stanno portando ad Abu Dhabi, ma ti giuro non so perché, chiama l’ambasciata, chiama il consolato", è riuscito a dirmi prima che lo portassero via. Lo hanno fatto entrare in ascensore e da quel momento non l’ho più visto. Quando sono entrata in stanza era tutto a soqquadro, le valigie aperte, i giochi della bambina sparsi ovunque, materassi ribaltati, e i telefonini e il computer di Andrea spariti».

 

Ci sono state anche iniziative parlamentari sul caso, l’ultima interrogazione dei giorni scorsi è stata presentata dal deputato di Fdi Andrea Delmastro. Che ha sollecitato l’iniziativa del governo: pare che Costantino sia stato preso come bersaglio per via dell’embargo italiano alle armi verso gli Emirati.

Stefania Giudice si è rivolta anche al presidente Sergio Mattarella e al premier Mario Draghi: ma è triste la constatazione di non aver ricevuto neppure due righe di risposta.

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