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Udienza lampo. Il "giorno del giudizio" per Ciro Grillo si avvicina. Il caso chat

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Il "giorno del giudizio" si avvicina per Ciro Grillo, il figlio del comico genovese fondatore del Movimento 5 Stelle. Il prossimo 26 novembre il giudice dell'udienza preliminare di Tempio Pausania, Caterina Interlandi, dovrà decidere se rinviarlo a giudizio per stupro di gruppo nei confronti di una ragazza italo norvegese di 19 anni, insieme a tre suoi amici coimputati. Gli avvocati dei quattro ragazzi hanno già detto che sceglieranno i rito ordinario.

L'udienza  che si è tenuta oggi è durata poco meno di mezz’ora  Anche questa volta Ciro Grillo, Vittorio Lauria, Francesco Corsiglia ed Edoardo Capitta hanno preferito restare a Genova. «È stata un’udienza molto tecnica - spiega all’uscita dall’aula l’avvocata Giulia Bongiorno che rappresenta la giovane - la gup Caterina Interlandi ha dato incarico a un perito di trascrivere le intercettazioni». «Si tratta di materiale probatorio già presente nel fascicolo», dice. Dunque, intercettazioni sia telefoniche che ambientali e chat che ancora non erano state trascritte. E che sono ritenute, per le parti, «rilevanti». Secondo il Procuratore Capasso, che da quando la pm Laura Bassani è stata trasferita a Sassari, in estate, è rimasto da solo a rappresentare questo caso spinoso, la prossima udienza potrebbe essere quella decisiva. «Senza entrare nel merito della vicenda, penso che il 26 novembre l’udienza preliminare potrebbe terminare», ha spiegato all’Adnkronos tornando nel suo ufficio, a poche centinaia di metri dal Tribunale. Sia accusa che difesa hanno chiesto la trascrizione di ulteriori atti. «Si tratta di atti e di documenti già depositati- dice ancora Capasso- questa ulteriore attività verrà adesso consacrata in una forma più ufficiale che è quella della perizia».

Per il Procuratore Capasso «è un’attività che si svolgerà a breve termine - spiega- e ritengo che non comporterà particolari difficoltà». E poi aggiunge: «La gup dopo la richiesta avanzata dalle parti ha deciso di rinviare la discussione perché le parti hanno fatto delle richieste che il giudice ha accolto. Accogliendo le richieste ha ritenuto di differire la discussione al Termine di queste acquisizioni», spiega il magistrato. E poi aggiunge, soddisfatto che «sono state accolte le richieste fatte su alcune attività tecniche svolte durante le indagini». A maggio la Procura di Tempio Pausania aveva chiesto il rinvio a giudizio per Ciro Grillo, Vittorio Lauria, Francesco Corsiglia ed Edoardo Capitta.

Per Giulia Bongiorno «ogni volta che la vicenda riemerge sui media, per la mia assistita è come spargere sale su una ferita ancora aperta, l’enfatizzazione mediatica è stata una prova pesante». La presunta violenza sessuale sarebbe avvenuta, come racconta la giovane, nella notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019 nel residence in Costa Smeralda della famiglia di Beppe Grillo. Intanto, all’uscita dall’aula i legali dei quattro imputati, Enrico Grillo, Sandro Vaccaro, Gennaro Velle, Ernesto Monteverde, Romano Raimondo, Barbara Raimondo e la new entry Andrea Vernazza, che assiste il giovane Grillo, hanno confermato ai giornalisti presenti di avere «anticipato informalmente la scelta del rito ordinario, che formalizzeremo il 26 novembre in occasione della prossima udienza». A parlare a nome di tutti i difensori è l’avvocato Andrea Vernazza, confermando così che Ciro Grillo e suoi amici, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria non sceglieranno alcun rito alternativo nel procedimento che li vedi accusati di violenza sessuale di gruppo su una studentessa italo-norvegese. Che ha poi ribadito: «L’udienza è stata aggiornata per consentire una perizia sulle trascrizioni delle intercettazioni».

Ma quali sono queste intercettazioni che saranno trascritte? Al momento, non trapela nulla dalle parti. Ma, come si apprende, si tratterebbe di alcune chat già agli atti ma non ancora trascritte. In particolare della difesa della giovane italo norvegese. Tutto rimandato, dunque, al 26 novembre per scoprire se la gup manderà a processo il figlio di Grillo e i suoi tre amici.

 

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