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Più aggressiva della Delta. Cos'è la variante AY.4.2, casi in aumento in Italia. Brusaferro: così evolve il virus

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Il Covid non è sconfitto e trova nuovi modi per colpire. Sotto osservazione dopo il boom di contagi in Gran Bretagna sono mutazioni e sotto-varianti del virus. A entrare nel dettaglio è Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), durante il suo intervento al convegno nazionale della Fondazione Ssp (Scuola di sanità pubblica) "La pandemia vista con gli occhi di...", organizzato a Venezia alla Scuola Grande San Giovanni Evangelista. 

 

Fra i vari sistemi di sorveglianza, ha spiegato Brusaferro, "abbiamo anche il monitoraggio delle varianti. Abbiamo visto come Sars-CoV-2 sta evolvendo. All’inizio siamo partiti con un virus totalmente nuovo che abbiamo censito e valutato, e poi progressivamente ci siamo dovuti confrontare con le sue varianti. Varianti competitive, che si sono sovrapposte e oggi caratterizzano il quadro epidemiologico. Se a inizio anno avevamo la variante Alfa" dominante, "oggi siamo con la Delta e stiamo valutiamo possibili sottovarianti della Delta".

 

Insomma, la situazione è in continua evoluzione e tra le ultime mutazioni del virus i dati più aggiornati risalgono al 21 ottobre, data in cui in Italia risultano 93  sequenze di una particolare sottovariante di Delta, la AY.4.2, secondo la piattaforma Gisaid. I riflettori su questo sotto-lignaggio del coronavirus si sono accesi per la situazione britannica. Nel Regno Unito infatti, il 21 ottobre si sono registrate 15.201 sequenze di AY.4.2, cioè il 93,8% del totale di quelle registrate in Europa, che a loro volta pesano per il 99% sul totale mondo.

 

Ma quali sono i potenziali effetti delle nuove mutazioni della Delta? In Italia rispetto all’insieme dei sequenziamenti a livello globale", dichiara Brusaferro, sono state registrate 93 sequenze di AY.4.2. Erano 86 secondo i numeri aggiornati al 19 ottobre, resi noti dallo stesso Brusaferro venerdì scorso durante il consueto punto stampa sul monitoraggio Covid della Cabina di regia. 

"Nei prossimi giorni condivideremo anche l’aspetto ambientale" nel monitoraggio di Sars-Cov-2, "cioè la ricerca delle varianti nelle acque reflue. Tutte le Regioni stanno lavorando, c’è una rete forte ed è importante per Sars-CoV-2, ma anche in prospettiva: mettere insieme sistemi di monitoraggio è un elemento che ci aiuta a garantire alla popolazione anche nel futuro una miglior qualità di vita e una vita in termini di salute più sicura", ha poi annunciato il presidente dell’Istituto superiore di sanità. 

 

"Se compariamo i nostri numeri con quelli di altri Paesi anche vicini, anche in Europa, sono numeri positivi, che indicano una capacità di controllo della circolazione del virus. Ma non dobbiamo dimenticare che viviamo in un globo interconnesso e stiamo riattivando le interconnessioni" ha detto ancora Brusaferro che avverte: "Basta guardare «al di là dell’Adriatico dove c’è una situazione particolarmente critica nei Balcani, non occorre fare molta strada".

Tornando alla variante AY.4.2 va sottolineato che il sospeto degli esperti è che il sotto.lignaggio siua più aggressivo della Delta. "E' un possibile esempio, ma va dimostrato, di come il virus AY.4.2. provi a sfuggire ai vaccini con tutto il suo carico mutazionale", ha detto al sito dell'Ansa  il genetista Massimo Zollo, dell'Università Federico II di Napoli e coordinatore della Task force Covid-19 del Ceinge. "Se l'ipotesi dovesse essere confermata, la situazione epidemiologica potrebbe peggiorare nel caso in cui dovesse restare ancore elevato il numero delle persone non vaccinate, Potrebbero essere colpite anche le persone già vaccinate con una risposta anticorpale bassa o assente", il parere dell'esperto. 

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