
Controcorrente, Meluzzi e la teoria del microchip sotto pelle: gestione poliziesca del Covid

Un microchip sanitario sotto pelle che permetta di controllare gli individui. Nel corso della puntata del 3 ottobre di Controcorrente, talk show televisivo del weekend di Rete4 condotto da Veronica Gentili, è ospite Alessandro Meluzzi, medico psichiatra, che espone la sua teoria su come i governi abbiano intenzione di gestire la pandemia Covid: “È una situazione talmente orrende, talmente raccapricciante, talmente transumane, talmente post-umana che credo che per una persona civile e umana non meriti neanche commenti. Ritengo anche che il quadro che si va delineando, con una certa gestione poliziesca della pandemia. Tra l’altro questo microchip come vedete ci risparmia tutte quelle cose del green pass, del codice, del cartaceo, del telefonino, perché in questo modo col microchip saremmo garantiti non soltanto sul green pass, sul contagio da virus, sul vaccino, sulla temperatura corporea, sulla glicemia, sull’Hiv, sul cancro, ma anche dal fatto se abbiamo pagato le tasse o meno. Ci bloccheranno le carte, ci bloccheranno la macchina e - conclude lo psichiatra - sospenderanno i conti se qualcosa sarà violato”.
A #Controcorrente @a_meluzzi sul microchip sanitario sotto pelle pic.twitter.com/zUxO3WHpf1
— Stasera Italia (@StaseraItalia) October 3, 2021
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