delocalizzazioni

Alan Friedman pontifica sulle fabbriche, Ignazio La Russa lo stende. "Di cosa devi parlare..." scintille a L'aria che tira

Giorgia Peretti

Scintille tra Ignazio La Russa e Alan Friedman a “L’aria che tira”. Ad accendere la miccia è il tema del lavoro, al centro del dibattito della puntata di venerdì 17 settembre. Molte le aziende che hanno scelto di chiudere di fatto gli impianti nel paese, licenziando molti lavoratori, per delocalizzare la propria produzione all’estero. Il caso che viene raccontato negli studi di La 7 è quello di Riello, dove l’azienda ha annunciato di chiudere la sede di Villanova di Cepagatti in provincia di Pescara, lasciando a casa 71 lavoratori e spostandone 19 in altre sedi del gruppo Riello.

 

A commentare il fenomeno, ormai esteso in molte altre realtà come quella della GKN, è Alan Friedman. Il giornalista nel corso del suo intervento spiega che ha in cantiere un libro in cui affronterebbe il tema della delocalizzazione in Italia. “Sto scrivendo un nuovo libro che guarderà al futuro dell'economia per i giovani anche per i lavoratori che perdono il lavoro per capire...”, fa sapere l’ospite della Merlino.  

 

“Se, se…” si sente Ignazio La Russa in sottofondo. “La Russa non lo vuole leggere il suo libro Friedman, già gli sta antipatico il libro”, pizzica la Merlino. “No, no, non ci penso proprio che mi dice di Biden? Si ricorda che lei insultava in maniera vergognosa Trump ed elogiava Biden che è il responsabile terribile di quello che è successo in Afghanistan. Si vergogni di quello che ha detto di Trump. Io me lo ricordo, parola per parola quello che lei ha detto. Vergognati”. Il rifermento dell’esponente di Fratelli d’Italia è in merito alle dichiarazioni del giornalista economico, grande tifoso dell’arrivo di Biden ma grande oppositore dell’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, arrivando a definire la moglie Melania una escort.

 

“Ma cos’è questa cosa come se fossimo al bar. Se vuoi parlare di questo parliamo di questo se la conduttrice vuole”. La Merlino cerca di gettare acqua sul fuoco: “Cerchiamo di fare un attimo d’ordine non litigate”. “Ma perché deve scrivere lui della nostra economia, non attribuisco a Friedman l’autorevolezza di parlare in Italia di questioni che in qualche modo lui raffazzona”, ribatte La Russa. “Ma come raffazzona, Alan è un giornalista economico”, lo riprende la Merlino. “No, lei mi ha detto leggerà il suo libro? No, io non lo leggerò”, chiosa La Russa.