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"Stavo per morire e poi..." Caso Anakinra a Fuori del coro, perché il farmaco anti-Covid ancora non è stato approvato?

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A Fuori dal coro, il programma di Roberto Giordano in onda martedì 14 settembre su La7, si racconta la storia di Roberto Giacomelli. Si era contagiato con il Covid nella prima ondata, e stava per morire. Prima di incontrare l'Anakinra, il farmaco che, secondo il servizio di Fuori dal coro, gli ha salvato la vita. 

 

Dopo una decina di iniezioni tutto è cambiato, ricorda la moglie dell'uomo. "Pochi giorni e poi l'infettivologa ha detto che miracolosamente stava migliorando". 

Questo farmaco, l'Anakinra, ancora non è autorizzato e sono in corso degli studi dal 2020. Per Lorenzo Dagna, primario di Immunologia e reumatologia al San Raffaele di Milano, informa che i pazienti che lo hanno ricevuto hanno un rischio di morire inferiore del 55 per cento rispetto a chi ha ricevuto altre terapie. 

 

Il 21 maggio del 2020 l'Aifa ha ricevuto la richiesta di approvazione, ma "è ancora fermo in cassetto", è il commento del servizio andato in onda. 

Il farmaco ridurrebbe di molto la mortalità, dal 55 per cento fino, in certi casi, dell'80 per cento, perché non approvarlo, si chiede il servizio? "Io sono la prova vivente che funziona" dice Giacomelli. 

 

Oltre allo studio di Dagna sono diverse le ricerche in atto sul farmaco. Si tratta di un antifiammatorio e gli effetti sul Covid sono stati analizzati dalla ricerca 'Save-More', uno studio di fase III. Il farmaco  in associazione con lo standard terapeutico attuale nei pazienti con polmonite da Covid-19 da moderata a grave è statp  in grado di ridurre ricoveri in terapia intensiva e morti. La diminuzione della mortalità relativa è stata del 55%, raggiungendo l'80% nei pazienti colpiti da tempesta citochinica nella ricerca condotta da Swedish Orphan Biovitrum AB (Sobi) e Istituto ellenico per lo studio della sepsi, sono stati pubblicati su 'Nature Medicine'.

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