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Green pass, "controlli impossibili". La scuola riparte nel caos

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"Non sono le sanzioni che ci spaventano, ma l'impossibilità di svolgere controlli del Green Pass senza indicazioni ulteriori". Il presidente dell'Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli, continua a lamentare una mancanza di ascolto da parte del governo su alcuni punti.

E' per questo che il rapporto si è incrinato, al punto da spingere l'associazione sindacale dei dirigenti scolastici a non siglare il protocollo sicurezza sulla riapertura a settembre. Un'intesa raggiunta a notte fonda tra il ministero dell'Istruzione e alcune sigle sindacali, non tutte.

Il nodo principale, per i presidi, era sul rimborso dei tamponi per il personale non vaccinato. Ci sarà, per l'accordo, che però non precisa nero su bianco che saranno rimborsati solo i fragili, lavoratori che non possono vaccinarsi per motivi clinici. Il ministro Patrizio Bianchi ha poi precisato verbalmente che non ci sarà nessun rimborso per il personale 'No-Vax', parole che non hanno avuto seguito nel documento. Chi deciderà di non immunizzarsi e non presenterà il risultato negativo di un tampone anti Covid potrà assentarsi senza giusto motivo per al massimo cinque giorni prima di essere sospeso senza stipendio, sine die.

Quanto al personale immunizzato, l'ultimo dato disponibile lo dà all'85%, con forti differenze tra Regioni però. Mancherebbero all'appello circa 200mila persone, ma le Regioni manderanno il dato aggiornato al commissario Francesco Paolo Figliuolo.

Ora un altro problema è il controllo del green pass da parte del personale Ata che, ribadiscono i presidi, non è sufficiente. "Al momento si prevede un controllo giornaliero su tutti i dipendenti, come se la scuola fosse un ristorante", lamenta Giannelli. Ricorda che ci sono istituti che hanno fino a dieci sedi: "Dovremmo mettere controlli in tutte le sedi e a tutte le ore. Avevamo chiesto di avere un impiegato di segreteria in più, ma va bene con l'accesso online alle banche dati, altrimenti non è possibile".

La dad è esclusa. Ma ci saranno casi di alunni positivi e bisognerà capire come e se disporre la quarantena per l'intera classe. Al momento, la quarantena prevista per i vaccinati è di 7 giorni, 10 per i non vaccinati.

"La riapertura delle scuole e l'avvio dell'anno scolastico in presenza per tutte le studentesse e tutti gli studenti è una priorità assoluta" assicura la sottosegretaria all'istruzione Barbara Floridia. Trecentocinquanta milioni sono stati stanziati dal decreto Sostegni bis: "è molto importante perché consente di proseguire il lavoro messo in campo dal Ministero e dagli istituti su diversi fronti, dall'acquisto di dispositivi di protezione e di materiale per l'igiene individuale o degli ambienti, all'adattamento degli spazi interni ed esterni per garantire lezioni in sicurezza, fino all'acquisto di strumenti per l'aerazione e quanto ritenuto utile per migliorare le condizioni di sicurezza all'interno degli Istituti".

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