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"Armi e razzismo" per Rula Jebreal l'Italia è il far west. L'assurdo attacco a Salvini e Meloni a In Onda

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L'ultima scoperta nel salotto radical chic: in fatto di armi l'Italia sta peggio dell'America. Ha dell'incredibile quanto visto giovedì 5 agosto a In Onda, il programma condotto su La7 da Concita De Gregorio e David Parenzo. Dopo il caso dell'assessore leghista di Voghera, Massimo Adriatici, che ha sparato a un marocchino con cui stava avendo una lite, uccidendolo, l'Italia diventa improvvisamente il far west con pistole pronte a spuntare ovunque, spianate solo e soltanto contro immigrati e stranieri. 

 

Per commentare il tutto De Gregorio e Parenzo hanno invitato niente meno che Rula Jebreal, la giornalista italo-israeliana nata in Palestina. Bastano questi elementi per immaginare l'equazione: dibattito sulla legittima difesa uguale tutti pistoleri, naturalmente per colpa di quei cattivoni di Matteo Salvini e Giorgia Meloni che soffiano sulle braci mai sopite del razzismo. Ebbene, il copione viene rispettato anche nelle virgole, sentite qua. 

 

La Jebreal comincia a elencare tutte le sparatorie avvenute in America negli ultimi anni, soprattutto ai danni di afroamericani e minoranze etniche. "Il primo corso che facciamo all'università di Miami dove lavoro è quello in cui istruiamo i ragazzi come comportarsi se entra un uomo armato". Appunto, l'America. "Chi vuole esportare il modello americano deve sapere che il prezzo lo pagano le minoranze", continua la Jebreal. 

Il collegamento è presto fatto. "Ricordate Luca Traini, il terrorista che ha sparato ai neri" a Macerata? "Il suo nome è stato citato da molti estremisti, soprattutto dall'attentatore che ha ucciso 55 persone in Nuova Zelanda". "L'odio dilaga, ci sono politici mercenari di morte", dice la giornalista nel silenzio condiscendente dei conduttori. "Se le persone sono armate succederà come in America, con le persone che fatto le sparatori", è la conclusione. 

 

Quello che si dà per scontato è che in Italia sia facile acquistare un'arma, ottenere il porto d'armi e mantenerlo ai livelli degli Stati Uniti. Una roba piuttosto lunare ma tant'è. Le Jebreal insiste su Luca Traini, "il terrorista leghista" arriva a definirlo senza che nessuno alzi un dito. "Pensiamo a tutto quello che sta accadendo in Italia, dove una senatrice a vita sopravvissuta all'Olocausto", Liliana Segre, "riceve minacce di morte. Immaginiamo se questi fanatici razzisti hanno facilmente accesso alle armi cosa può succedere". Il ragionamento è un'acrobazia incredibile: chi mette benzina sul fuoco arma i razzisti come Donald Trump. "Dopo le sue parole contro i giornalisti hanno assaltato una redazione e mandato le bombe alla CNN" dice la giornalista che alla fine arriva al punto: "È questo il tipo di società che Salvini e la Meloni vorrebbero importare in Italia? Dicono di essere pro vita ma non vogliono il vaccino e il green pass ma vogliono le armi!". Alla fine per fortuna cade il collegamento col satellite, ma la De Gregorio fa in tempo a dirle: "Ti ringrazio per le parole che dici". Sipario. 

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