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Tokyo2020, "molestie sessuali e abusi". La verità dietro il ritiro choc di Simone Biles

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Simone Biles ha ringraziato il mondo per il sostegno ricevuto dopo il ritiro da Tokyo2020. Il suo è il caso dei Giochi: dopo aver rivelato i suoi 'demoni' l'americana torna sui social, e questa volta il suo messaggio è per tutto il popolo del web. "L'amore e il supporto che mi avete dato mi ha fatto realizzare che valgo più dei miei successi e della mia ginnastica. Una cosa in cui non avevo mai creduto prima", scrive. Dopo l'addio alla gara a squadre e la rinuncia al concorso generale individuale il futuro a Tokyo della sei volte medagliata olimpica è tutto da scrivere. Al momento la sua partecipazione alle finali dei vari attrezzi, in programma dal 1 al 3 agosto, è ancora in bilico.

 

 

La verità dietro l’incredibile decisione è stata svelata dall’ex ginnasta Andrea Orris, che ha pubblicato un messaggio su Twitter, ricondiviso proprio dalla stessa atleta statunitense: “Stiamo parlando della stessa ragazza che è stata molestata dal medico della sua squadra per tutta la sua infanzia e adolescenza. Quella ragazza ha subito più traumi all'età di 24 anni di quanti la maggior parte delle persone ne subirà mai in tutta la vita”.

 

 

Dietro il crollo in Giappone ci sarebbe quindi il fatto di aver subito abusi sessuali da parte di Larry Nassar, osteopata della Nazionale statunitense di ginnastica dal 1996 fino al 2017. La scandalosa vicenda è costata al medico violentatore una condanna a 175 anni di carcere per il medico. Oltre alla Biles nella lista delle vittime di Nassar ci sono oltre 150 ginnaste. “Dormivo tutto il tempo perché era la cosa più vicina alla morte” le parole della Biles nel parlare della storia degli abusi.

 

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