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L'incredibile storia di Lucietta Mantione: dopo 66 anni i funerali. Ecco perché si fanno soltanto ora

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Dopo 66 anni ci sarà un minimo di pace per Lucia Mantione. Il 6 gennaio 1995 una ragazzina di 13 anni, conosciuta come ‘Lucietta’, venne strangolata e uccisa durante un tentativo di violenza sessuale: la povera vittima si era ribellata all’aggressore e finì per morire soffocata dalle mani dell’aguzzino. Dopo tre giorni di ricerche il suo corpo venne trovato in un casolare a un chilometro da Montedoro, un paese di circa 1500 abitanti in provincia di Caltanissetta. E qui accadde il fattaccio: il parroco del paese negò i funerali a Lucietta, applicando rigidamente il principio che vieta il rito funebre nei casi di morte violenta. 

 

Il paese però non ha mai dimenticato quella tragedia e ha continuato a chiedere verità e rispetto per la bambina assassinata. Il caso è stato ora riaperto dalla Procura di Caltanissetta e i resti della Mantione sono stati riesumati per un esame medico-legale e l’estrazione del Dna. In questo frangente si è inserita la richiesta, ora finalmente accordata, di effettuare una cerimonia funebre in onore di Lucietta. Nel pomeriggio del 28 luglio, con la presenza della salma, nella parrocchia di Santa Maria del Rosario la piccola assassinata avrà il giusto riconoscimento del suo paese.

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