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Non sono Malika Chalhy! La Ayane risponde a chi la insulta. Mercedes e cani di razzi con la beneficenza, esplode il caso

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Hanno riversato la loro indignazione sui social, ma sul bersaglio sbaglia.to Malika Ayane è stata attaccata sui social perché scambiata per Malika Chalhy. La ragazza, cacciata di casa mesi fa dai genitori perché lesbica e poi sommersa di soldi grazie a una raccolta fondi sul web, è stata pesantemente criticata in questi giorni per aver speso parte di quei soldi per una Mercedes e un cane di razza. Ma molti hanno inviato messaggio alla cantante. 

 

"Cari #fulminidiguerra che mi intasate la mail e i social con insulti o espressioni di solidarietà, ho una notizia per voi: la Malika che cercate NON SONO IO. Incredibile che nel 2021 ci siano più donne con lo stesso nome, eh?" scrive su Twitter la cantante. 

Sulla vicenda è tornata Selvaggia Lucarelli, che ha dedicato un lungo post alla ragazza. "Dico la mia sul caso Malika, visto che la questione di come abbia speso i soldi della raccolta l’ho sollevata io e la ragazza l’ho intervistata io, quindi conosco anche toni e modi della persona di cui stanno parlando tutti da giorni - scrive la giornalista e influencer - Premetto che io ho trovato tutto sbagliato fin dall’inizio. Tutto. Ho taciuto perché non avevo voglia di fare la parte della cattiva che vuole guastare una bella favola di riscatto, però non mi é piaciuto un singolo passaggio di questa vicenda, e da ben prima della Mercedes e del cane di razza. Tu, ragazza, facciamo pure che hai una famiglia di merda, ok. Una famiglia che ti insulta, minaccia e disprezza perché dici che sei lesbica. Deplorevole. Hai 22 anni, una fidanzata benestante e un lavoro, la possibilità di chiudere la porta alle tue spalle e andartene. Decidi che metterai online i messaggi orribili della tua famiglia, farai sapere al mondo che famiglia di merda hai. Legittimo. A me però questa modalità ha lasciata perplessa fin da subito. Perché tu con un gesto del genere ti bruci ogni possibilità di far decantare qualcosa che per quei genitori oggi é impensabile e che nel tempo potrebbe diventare qualcosa di masticato, elaborato, accettato. Perfino amato".

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