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Covid, crollano i morti. Stop mascherine all'aperto? Il ministro Speranza chiede al Cts

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Nel giorno del bollettino che segna il crollo di morti e ricoveri per coronavirus il Ministero della Salute fa sapere che il ministro Roberto Speranza ha inviato oggi una richiesta di parere formale al Comitato Tecnico-Scientifico relativamente alle modalità e ai termini della permanenza dell’obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie all’aperto.

Nelle ultime 24 ore c'è stato un leggero incremento dei casi Covid in Italia ma morti e ricoveri sono crollati. Secondo i dati forniti dal bollettino del Ministero della Salute, i nuovi contagiati sono 1.197, in lieve incremento rispetto ai 1.147 di ieri, però a fronte di un notevole aumento dei tamponi processati, 249.988 che fa calare il tasso di positività allo 0,47%. A calare sono anche i decessi, 28 (-7). I guariti sono 4.087 mentre si registra una flessione degli attualmente positivi di 2.922 unità a 89.150. Non si arresta il costante calo dei ricoveri: nei reparti ordinari ad oggi sono ricoverate 2.504 persone, rispetto a ieri 176 pazienti in meno; 394 si trovano invece nelle terapie intensive, con un saldo complessivo in negativo sul rapporto ingressi/uscite di 22 pazienti con 10 nuovi ingressi (ieri erano stati 11). In isolamento domiciliare si trovano 86.352 persone. Sul fronte delle regioni oggi si registrano due regioni prime con lo stesso numero di nuovi casi, 183: si tratta di Sicilia e Lombardia. Seguono Campania (139) e Lazio (101). In Molise si contano al contrario 7 nuovi casi mentre 3 si evidenziano in Valle d’Aosta.

Intanto prosegue la polemica sulla seconda dose e la vaccinazione eterologa nonostante l'intervento del premier Mario Draghi che ieri sera, tornato dalla Spagna, ha convocato una conferenza urgente sul caso vaccini. "Secondo quanto evidenziato dal Cts - si legge in una circolare del ministero della Salute, firmata dal direttore generale, Giovanni Rezza - ferma restando la indicazione prioritaria di seconda dose con vaccino a mRNA, ispirata ad un principio di massima cautela rivolto a prevenire l'insorgenza di fenomeni VITT in soggetti a rischio basso di sviluppare patologia COVID-19 grave e a un principio di equità che richiede di assicurare a tutti i soggetti pari condizioni nel bilanciamento benefici/rischi, qualora un soggetto di età inferiore ai 60 anni, dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino Vaxzevria, pur a fronte di documentata e accurata informazione fornita dal medico vaccinatore o dagli operatori del centro vaccinale sui rischi di VITT, rifiuti senza possibilità di convincimento, il crossing a vaccino a mRNA, allo stesso, dopo acquisizione di adeguato consenso informato, può essere somministrata la seconda dose di Vaxzevria".

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