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Mai nessun perdono. La rabbia di Angelica Zorloni, figlia di Vittorio morto nella funivia del Mottarone

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Nessun perdono possibile. La tragedia della funivia Stresa-Mottarone poteva essere evitata se solo fossero state rispettate le norme base di sicurezza, come si è appreso dall'indagine che ha portato all'arresto di Luigi Nerini, proprietario della società che gestisce l’impianto, la Ferrovie Mottarone srl, il direttore, Enrico Perocchio, e il capo operativo del servizio, Gabriele Tadini.

 

Non c'è pace per i parenti delle vittime. "Me li avete ammazzati e a questo, mi spiace, non ci sarà mai nessun tipo di perdono" ha scritto in una storia su Instagram  Angelica Zorloni, figlia primogenita di Vittorio Zorloni, 55enne morto insieme alla compagna Elisabetta Personini, 37 anni e il figlio Mattia, di soli 5 anni per il crollo della cabina della funivia, domenica scorsa, che ha portato alla morte di 14 persone e un bimbo, il piccolo Eitan, unico superstite in ospedale. 

 

La storia è corredata da una foto in cui la famiglia appare sorridente. Angelica Zorloni aveva già parlato  su Facebook, prima che si conoscessero le cause della tragedia,  con una lettera al padre deceduto, con cui era in lite e non è mai riuscita a ricucire il rapporto. 

 

“Papà, ironia della sorte oggi io ero sul versante opposto della montagna con la mia famiglia, voi avete pensato di andare finalmente a farvi un bel giro in funivia nel primo giorno di sole e libertà e invece le nostre strade si sono divise per sempre. So che da lassù adesso faremo finalmente pace perché, semplicemente, in questa vita non eravamo destinati a riuscire a parlarci in modo giusto. Adesso so che capirai ancora meglio che le nostre continue incazzature reciproche derivavano  soltanto da tutte le incomprensioni e l'amore che non riuscivamo mai ad incanalare nel modo giusto. Ma comunque papà, ti ho amato tanto e per questo mi facevi così arrabbiare e so che anche tu mi hai amata tanto. Anche se non leggerai mai queste parole c'è una cosa più grande e potente che ci legherà in eterno. E so, papà, che non è stato in questa vita, ma sarà nella prossima in cui sistemeremo tutto e ci riabbracceremo. E tu, piccolo Mattia, oggi diventi un angelo meraviglioso e tanto prezioso accompagnato dalla tua mamma. Vi porto nel cuore come - conclude il post su Facebook solo le cose belle si possono portare. Alla prossima vita, che adesso possiate ridere tutti e tre di nuovo insieme nella luce più splendente di tutte”, si legge nella lettera. 

Intanto migliorano le condizioni di Eitan, il piccolo bambino israeliano unico sopravvissuto della tragedia in cui hanno perso la vita la madre, il padre eil fratello di nove anni. "Ha riaperto gli occhi. Non ho parole per esprimere il sollievo che provoca una notizia del genere. Le condizioni restano critiche, ma è comunque un segno incoraggiante. Già ieri c’era stato qualche timido segnale di speranza. Mi piace pensare che le preghiere e l’affetto di tanti siano serviti", ha detto il sindaco di Pavia, Mario Fabrizio Fracassi, parlando del bimbo di 5 anni che si è salvato dal crollo della cabina della funivia Stresa-Mottarone. 

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