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Mai visti così tanti poveri in Italia: colpa dei tagli alla sanità. Drammatica confessione dell'Istat

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I numeri della crisi dell’Italia del 2020 sono raggelanti. A dirlo non è una persona qualunque, ma Gian Carlo Blangiardo, presidente dell’Istat, che ha mostrato alcune slide sulla situazione all’evento ‘Rapporto BES 2020. Il benessere equo e sostenibile: parliamone alla Bicocca’, aggiungendo poi che “in Italia, nel 2020 la quota di poveri raggiunge i livelli più alti mai osservati”.

 

 

La povertà, ha spiegato Blangiardo, "è aumentata, e forse questo è l’elemento più drammatico, soprattutto al Nord e soprattutto in corrispondenza delle situazione in cui c’era la persona di riferimento della famiglia occupata, con circa un milione di persone che si sono aggiunte ai poveri in senso assoluto”. Tali analisi derivano dai dati preliminari elaborati dall’Istat, che evidenziano numeri inquietanti: "Abbiamo pagato un prezzo così alto durante la pandemia anche perché, per qualche anno, l’investimento nella sanità era stato fortemente ridimensionato". 

 

 

Blangiardo punta quindi il dito contro i tagli al mondo della sanità: “Abbiamo visto crescere l’età media dei medici, il carico sui medici stessi, la minor forza lavoro in alcune specialità e quindi anche decisamente meno risorse. Questo quando poi è successo quello che è successo lo abbiamo pagato in modo evidente”. Il presidente dell`Istat segnala poi come "un altro segnale di criticità è il numero di assistiti per medico che è crescente e rende molto più difficile la possibilità di poter intervenire quando si presentano condizioni di emergenza".

 

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