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Funivia Mottarone, le vittime sono 14: si indaga per omicidio colposo e lesioni. Il mistero dei controlli: tutto regolare

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Un dramma incredibile, con 14 morti tra cui un bambino, e un altro gravissimo insieme a un altro ferito. Il crollo di una cabina della funivia Stresa-Mottarone, che collega la località sul Lago Maggiore in provincia di Verbania con la montagna sovrastante, ha le dimensioni della strage.  Non sono ancora state diffuse le generalità delle vittime ma secondo quanto si apprende sarebbero perlopiù turisti italiani e tedeschi nella prima domenica di riaperture nella località ad alta vocazione turistica. 

 

"Adesso noi procediamo per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. Ci sono poi reati colposi di attentato alla sicurezza dei trasporti che dobbiamo verificare anche in base alla natura pubblica o meno del trasporto", ha detto Olimpia Bossi, procuratore della Repubblica di
Verbania sull'inchiesta aperta per la tragedia. 

 

È deceduto  fa all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino uno dei due bambini ricoverati. Si tratta del bambino più grande le cui condizioni erano apparse subito gravissime. Salgono così a 14 le vittime. Secondo quanto riferito dalla sindaca di Stresa, Marcella Severino, la causa sarebbe la rottura di una fune traente: degli escursionisti hanno sentito un forte sibilo e hanno visto la  funivia retrocedere velocemente: quando è arrivata al pilone è stata sbalzata via, ha fatto due, tre balzi e poi si è fermata contro gli alberi. Nove corpi erano all’interno del relitto della cabina, gli altri sono stati trovati all’esterno.

La cabinovia su cui viaggiavano 15 persone è precipitata per "15-20 metri, poi ha rotolato per qualche decina di metri e si è fermata contro due tronchi di alberi", è la ricostruzione di Giorgio Santacroce, tenente colonnello del Nucleo operativo dei carabinieri di Verbania. Alcuni corpi sarebbero stati sbalzati e trovati ad alcuni metri di distanza dal cavo tranciato.

 

Il portavoce della Leitner, azienda altoatesina di Vipiteno che si occupa di impianti a fune e battipista, ha riferito che nel 2016 era stata completata una revisione generale con installazioni di nuove apparecchiature elettroniche che hanno interessato cabine e carrello. Non erano stati fatti interventi sulla fune che viene controllata annualmente. L’impianto era stato costruito negli anni ’70 da un’azienda che adesso non esiste più, Piemonte Funivie. Unanime il cordoglio dei rappresentanti delle istituzioni e del mondo politico.

Gli uffici competenti del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, il Mims, hanno riferito che "la revisione generale dell’impianto è avvenuta nell’agosto del 2016". e "i controlli si sono poi susseguiti a luglio del 2017 e successivamente, tra novembre e dicembre 2020, sono stati effettuati controlli specifici sulle funi. In particolare, a novembre del 2020 sono stati effettuati controlli magnetoscopici sulle funi portanti, sulle funi traenti e sulla fune soccorso". Infine, a dicembre 2020 è stato effettuato da una società specializzata "l’esame visivo delle funi tenditrici".

Il ministero delle Infrastrutture ha istituito una Commissione Ispettiva con il compito di "individuare le cause tecniche e organizzative" che hanno provocato il gravissimo incidente della funivia di Stresa. Il Capo del Dipartimento per i trasporti e la navigazione del Mims, Mauro Bonaretti, ha firmato il decreto istitutivo della Commissione di esperti, presieduta dal prof. Gabriele Malavasi, che dovrà redigere una relazione dettagliata da presentare al Ministro sulle cause tecniche e organizzative che hanno provocato l’incidente. 

 

L’azienda Leitner rende noto di aver appreso "con profondo dolore la notizia della tragedia avvenuta tra Stresa e il Mottarone. In merito alla manutenzione dell’impianto, l’ultimo controllo magnetoscopico della fune è stato effettuato a novembre del 2020 e gli esiti dello stesso non hanno fatto emergere alcuna criticità". L'impianto è stato sequestrato, e l'inchiesta dovrà fare luce su cause e responsabilità del tragico incidente. 

"Al momento quello che sappiamo è che tra le vittime ci sono turisti italiani e anche stranieri extraeuropei" ha detto il prefetto di Verbania Angelo Sidoti. Secondo quanto si apprende nel crollo sarebbero deceduti, tra gli altri, turisti israeliani e polacchi. "I soccorsi sono stati tempestivi - sottolinea il prefetto che si è recato subito sul luogo della tragedia insieme al questore. Le operazioni di identificazioni delle vittime sono in corso".

 

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