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Consigli, foto e video in chat. Animali e veterinari più felici con Veterly

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La trasformazione digitale in misura più o meno vistosa sta coinvolgendo qualunque azienda in qualunque settore fino a toccare alcune professioni tradizionalmente meno “tecnologiche”. Lo sanno bene i medici veterinari, gli specialisti nella cura degli animali domestici e da compagnia che, negli ultimi anni, si sono ritrovati a fronteggiare una clientela sempre più esigente e attiva sui sistemi di messaggistica come Whatsapp, Telegram o Messenger a danno della qualità del proprio lavoro e della propria professionalità. 
 
Secondo la ricerca "Digitalizzare il rapporto veterinario-cliente" condotta dallo startup studio Startup Bakery, infatti, più di un veterinario su due oggi considera la ricezione di foto e video su Whatsapp “un problema” che avviene “quotidianamente”(56%) o “settimanalmente” (32%). Circa il 60% vorrebbe ridurre il tempo speso a far fronte a questo tipo di richieste “extra”, l’80% vorrebbe vederne riconosciuto il valore professionale. Tuttavia, sull’altro fronte, i proprietari di animali non sembrano intenzionati a mollare la presa: nell’ultimo anno il 59% ha dichiarato di aver inviato foto o video al proprio veterinario in media oltre 7 volte per un parere medico. 
 
Come risolvere l’impasse? Con Veterly, una piattaforma intelligente di comunicazione e telemedicina, appena lanciata sul mercato da Startup Bakery, che permette ai veterinari di semplificare e rendere più efficiente il rapporto con i propri clienti al fine di prendersi cura di un numero maggiore di animali. Tutte le comunicazioni con i proprietari di animali sono infatti convogliate verso un’unica interfaccia, accessibile da computer o cellulare, sulla quale è possibile tenere traccia di tutte le conversazioni, prendere appuntamenti, archiviare ricette mediche, foto, video e referti. Un efficientamento del tempo che, se anche solo pari al 50%, può consentire al veterinario di curare fino a 2 animali in più al giorno. 
 
Sulla stessa piattaforma è inoltre possibile procedere al pagamento delle visite che, sempre secondo la ricerca, non vengono saldate in media nel 5% dei casi, in un mercato che oggi solo in Europa sfiora i 20 miliardi di euro, con 85 milioni di proprietari di animali e 0,35 veterinari ogni 1000 abitanti.
 
Su Veterly è appena stata aperta anche una raccolta capitali da 700.000 euro, 200.000 dei quali già messi a disposizione proprio da Startup Bakery. 

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