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Il nome, la cicatrice, l'età: perché la ragazza interrogata stanotte può essere Denise Pipitone. Svolta nel caso?

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La ragazza è stata sentita dagli inquirenti e rappresenta l'ultima speranza, in ordine di tempo, che a 17 anni di distanza si possa finalmente conoscere cosa è successo a Denise Pipitone.  I carabinieri hanno avviato indagini a Scalea, in provincia di Cosenza, dopo la segnalazione di una ragazza di 19 anni, che sarebbe molto somigliante alla piccola scomparsa nel 2004. La giovane nel colloquio avrebbe detto di chiamarsi Denise e avrebbe fornito i nomi dei suoi genitori e altre informazioni che potrebbero rilevarsi utili per la ricostruzione del suo passato. 

 

Sarebbero stati alcuni esercenti di Scalea (Cosenza), in particolare Francesca Sbaglia, che ha un negozio di compro oro, e Grazia Bonanno, parrucchiera, a notare una particolare somiglianza nella giovane che si pensa possa essere Denise Pipitone. Le due donne hanno avvisato i Carabinieri, che l’hanno in seguito rintracciata ed interrogata. Le due donne avrebbero parlato personalmente con la ventenne di origine romena e, in seguito ad alcune risposte della ragazza su questioni personali, si sarebbero convinte che la giovane non ricordasse molto della sua infanzia. Da qui il sospetto che possa trattarsi proprio di Denise. Gli inquirenti, comunque, procedono con molta cautela.

 

"Mi ha detto di chiamarsi Denise e di essere italiana. Non so se è lei: io l’ho pensato vedendo i tratti somatici, la cicatrice su una guancia e la fossetta che mi è sembrata uguale a quella del padre di Denise Pipitone”, ha rivelato agli inquirenti una delle persone che hanno fatto la segnalazione. 

 

La donna ha riferito di avere saputo dalla giovane di essere un po’ calabrese, un po’ di Roma, un po’ di Firenze, e di averle confidato che il padre le è morto quando aveva sette anni. La ragazza in questione, somigliante a Denise, è di Scalea ha i capelli rosa. Le analogie con Denise ci sarebbero, ma altri dettagli non coinciderebbero. Ora la palla è alla Procura della Repubblica di Marsala che anche in base alle risultanze del colloquio della ragzza con i carabinieri dovrà decidere come procedere.

 

Intanto le telecamere di ’Chi l’ha visto?’ di mercoledì 12 maggio, alle 21.20, su Rai3, entreranno nel palazzo dove abitava Anna Corona, raccogliendo la testimonianza della vicina di casa. "Gli uomini delle forze dell’ordine sono entrati nell’androne che era aperto, è sopraggiunta Anna Corona, poi si sono girati e mi hanno chiesto se potevano accomodarsi a casa mia. Io stavo al piano terra e Anna Corona al secondo piano. Loro sapevano che era casa mia perché hanno anche commentato le foto dei miei parenti appese al muro", racconta la donna residente nel palazzo perquisito pochi giorni fa in cerca di stanze segrete o addirittura di un corpo. 

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