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DiMartedì, "vitamine per curare il Covid..." Bassetti sconvolto, come demolisce l'eurodeputata

Giorgia Peretti
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Vaccini e cure alternative sono i protagonisti della discussione nella puntata di diMartedì del 4 maggio. Il programma di approfondimento di Giovanni Floris, su La7, ospita Matteo Bassetti e Francesca Donato. Uno infettivologo dell’Ospedale San Martino di Genova, l’altra eurodeputata della Lega, lo scontro raggelante avviene proprio sulle cosiddette “terapie alternative” per combattere il coronavirus. 

"La strategia non deve essere solo vaccinare e mantenere le misure di distanziamento, ma curare i sintomatici" spiega la Donato. Poi continua: “ci sono state diverse iniziative di medici che fanno le cure a domicilio, che hanno protocolli e aspettiamo ancora che il governo li approvi. Ci sono studi scientifici di medici siciliani che conosco personalmente sull'importanza delle vitamine, integratori antinfiammatori naturali, ivermectina, che però misteriosamente non sono ancora stati ammessi". Floris appare perplesso sulle affermazioni della leghista: “Mi perdoni, parliamo del Covid e di integratori?” – chiede. "Certo la Vitamina C, lo zinco..."- continua la Donato. "Ma lo fermiamo così il Covid?" ribatte ancora il padrone di casa girando la domanda alla biologa Barbara Gallavotti: "Le vitamine non guariscono un malato di Covid grave" conferma la scienziata.

Su questo interviene anche Bassetti che non sembra affatto d’accordo con le dichiarazioni dell’eurodeputata, scuote il capo durante tutto il suo intervento, poi la gela così: "No mi dispiace, il coronavirus non si cura con le vitamine. Ci sono degli studi che dimostrerebbero un beneficio di alcuni di questi farmaci ma nessun di questi studi sono stati condotti secondo le regole del Good critical Practice, studi randomizzati controllati che prevedono il confronto tra i farmaci controllati e il placebo. Il problema viene posto male. Io condivido l'approccio delle cure domiciliari, l'approccio precoce al paziente, ma cerchiamo di evitare di considerare un farmaco come l'ivermectina e l'idrossiclorochina come il farmaco di una parte politica, la scienza è scienza e non ha un colore politico" conclude duro Bassetti.

 

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