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"Trattati come bestie". La ristoratrice in lacrime smaschera il governo: i sostegni? Siamo alla fame

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A Non è l'Arena domenica 2 maggio va in scena il dramma dei piccoli imprenditori, dei ristoratori massacrati dalle chiusure per la pandemia e dall'assenza di risposte dalla politica e sostegni adeguati alle perdite. Da Firenze alla Romagna, tante sono le piazze collegate con Massimo Giletti. 

 

Tra le lacrime una ristoratrice toscana esprime tutta la rabbia della sua situazione con le riaperture all'aperto con la scure del coprifuoco alle 22 che non possono riequilibrare un anno di stop. "Mi hanno dato 5mila euro. è un elemosina. Ho avuto gravi problemi familiari, ormai le banche non mi ascoltano neanche, se va avanti così mi portano via la casa" dice la donna che si sfoga su Andrea Romano del Pd: "Ci state trattando come bestie" dice con la voce rotta dall'emozione. 

 

I dem è in visibile imbarazzo: "Nessuno le porterà via la casa, questo tipo di provvedimenti sono stati bloccati" ma se dovesse succedere "mi segnali il suo caso"; replica Romano che si difende: "Non è la politica che vi ha abbandonato". Giletti non ci sta. All'estero hanno dato soldi veri, rimarca, questa signora ha ricevuto solo cinquemila euro. 

 

Daniela Santanchè di Fratelli d'Italia va all'attacco di Romano: "Prendete per il naso, in Gran Bretagna danno il 75 per cento del fatturato perso, perché il governo deve continuare a decidere chi chiude e chi no?". La replica di Romano è choc: "La risposta di FdI è quella brasiliana, con voi al governo finivamo come in Brasile". 

In collegamento da Cesenatico c'è Antonio, un altro ristoratore. "Tutto questo è imbarazzante. Chiudiamo i nostri locali, non ce la facciamo più. Dopo dieci mesi i nostri politici non mettono insieme una soluzione che sia una". L'imprenditore fa un esempio che spiega l'inadeguatezza delle risposte del governo alla crisi che rischia di spazzare via migliaia di attività. "Sabato stavano mangiando i clienti ed è venuto a piovere, i clienti stavano per andare via. Così perdevo tutto l'incasso, e non li ho fatti andare via. Ma è possibile una cosa del genere? E poi cos'è, noi che abbiamo un dehor siamo fortunati, e tutti gli altri ristoranti che non ce l'hanno come fatto?" Domande che risuonano senza risposte. 

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