Serve il coprifuoco

Otto e mezzo, Andrea Crisanti contro l'apertura dei ristoranti: aumentano i contagi, richiuderemo

È sbagliato il ritorno in zona gialla e bisogna ancora tenere chiusi i ristoranti. Andrea Crisanti, direttore di Microbiologia e virologia dell’università di Padova, è ospite di Otto e mezzo, programma di Lilli Gruber che va in onda su La7 e boccia la linea adottata dal Governo di Mario Draghi sulle riaperture, con più di mezza Italia che da ieri ha rivisto un minimo ritorno alla normalità."Il doprifuoco? E' chiaro - spiega il virologo - che se si tiene quell'orario si diminuisce la probabilità che le persone si incontrino e che il virus si diffonda. È un piccolo contributo per combattere il virus, come il fatto di indossare le mascherine".

 

 

Poi Crisanti affonda il dito nella "piaga" ristoranti: "Tantissimi ristoratori hanno fatto tanti sforzi per mettere tutto in sicurezza, il problema siamo noi che usiamo il ristorante per contagiarsi, andando in diversi nuclei familiari a tavola. In Sardegna in un ristorante si sono contagiate 40 persone. Ci sono tanti studi che dimostrano che nei ristoranti ci si contagia. Con i ristoranti chiusi diminuisce il contagio, è un dato di fatto. Lo stesso vale per le palestre".

 


Il futuro dell'Italia non è affatto rose: "Se noi allentiamo le misure di restrizione il contagio è destinato necessariamente ad aumentare. La partita si gioca sul fatto che l'accelerazione delle vaccinazioni possa far ridurre i contagi. Corriamo un rischio gravissimo, con la trasmissione si generano nuove varianti e quando si vaccina è possibile che le varianti superino il vaccino. La variante indiana - spiega Crisanti - è una cosa che preoccupa molto, noi sequenziamo pochissimo e quindi se ci sono sono già da altre parti. Non abbiamo chiara la situazione. In Inghilterra hanno messo in piede la quarantena obbligatoria vigilata. Il rischio di richiudere è molto alto, sarebbe un disastro. Il vero problema non è riaprire, ma la sicurezza". Parole che fanno tremare sulle prossime settimane e sulla gestione italiana del Covid.