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AstraZeneca, il Ministero vieta il vaccino a militari e forze dell'ordine

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Un altro stop per AstraZeneca. Da oggi «è sospesa momentaneamente la vaccinazione con Vaxzevria (AstraZeneca)» per i militari e le forze dell’ ordine «fino a nuova disposizione». È quanto prevede una comunicazione interna che l’Adnkronos ha avuto modo di visionare. Il documento fa seguito all’ultima direttiva della struttura del commissario per l’emergenza Covid-19 che prevede per le somministrazione la procedura per fasce d’età e non più per attività lavorativa svolta. Nel documento si precisa che le «dosi attualmente non utilizzate dovranno essere conservate e somministrate esclusivamente come seconda dose». Mentre si conferma «la prosecuzione delle attività di somministrazione dei vaccini Pfizer e Moderna limitatamente al personale sanitario e al personale a cui è stata già inoculata la prima dose».

 

 

Intanto la Danimarca «è pronta o sta già esaminando opzioni per condividere i vaccini anti-Covid AstraZeneca con altri Paesi» in un’ottica di supporto a quelli più poveri. Lo ha detto il direttore regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa, Hans Kluge, durante il consueto punto stampa su Covid-19 nell’area, spiegando di aver avuto un colloquio ieri con il «direttore generale dell’Autorità sanitaria danese» e di aver «capito che il ministero degli Affari esteri sta valutando questa possibilità. Ed è una cosa che apprezziamo molto».

Gli esperti dell’Oms hanno commentato anche la scelta danese su questo prodotto scudo. «Siamo consapevoli della decisione presa dal ministro della Salute della Danimarca di sospendere l’uso del vaccino AstraZeneca» escludendolo dal loro programma di immunizzazione anti-Covid, ha puntualizzato Siddhartha Datta, esperto di vaccini dell’Oms Europa. «Non solo la Danimarca, ma ognuno dei 53 Paesi membri della Regione europea avrebbero un sistema per monitorare gli eventi di sicurezza» di un vaccino e «dopo prendere una decisione. I Paesi sono sovrani nel guardare i propri dati e prendere decisioni e siamo ansiosi di vedere i loro dati e apprendere».

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