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Mascherine cinesi, l'ex commissario Domenico Arcuri indagato per peculato

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L'ex commissario straordinario per l'emergenza Covid Domenico Arcuri sarebbe stato iscritto sul registro degli indagati della Procura della Repubblica di Roma per peculato. Dopo settimane di indiscrezioni la notizia viene riportata ufficialmente dal quotidiano La Verità che spiega come l'accusa sarebbe contenuta nel fascicolo sulle maxi forniture di mascherine cinesi da 1,25 miliardi di euro.

Il reato di peculato sarebbe contestato anche ad Antonio Fabbrocini, lo stretto collaboratore di Arcuri e responsabile unico del procedimento per l'acquisto di 801 milioni di mascherine da tre diversi consorzi cinesi. Per l'acquisto gli intermediari avrebbero incassato provvigioni per 72 milioni di euro e sarebbero finiti nel mirino per traffico di influenze.

 

L'ex commissario - sostituito dal premier Mario Draghi con il generale Figliuolo - aveva sempre smentito di essere a conoscenza delle maxi-commissioni. Adesso però la Procura di Roma vuole vederci chiaro sulle mascherine cinesi non certificate e finite in corsia. 

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