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Non sapete pregare, sembrate pappagalli. Terribile shampoo di Papa Francesco ai fedeli

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"Pregate come pappagalli". Papa Francesco fa lo shampoo ai fedeli. Durante l'udienza del mercoledì Bergoglio ha puntato il dito contro la scarsa partecipazione con cui alcuni fedeli spesso partecipano alle preghiere e alle cerimonie liturgiche della Chiesa.

 

 

"Tante volte succede che noi non preghiamo, non abbiamo voglia di pregare o non sappiamo o tante volte preghiamo come pappagalli con la bocca ma il cuore è lontano". Lo ha detto Papa Francesco nel corso dell'udienza del mercoledi'. "Questo e' il momento di dire allo Spirito: "Vieni, vieni Spirito Santo, riscalda il mio cuore. Vieni e insegnami a pregare, insegnami a guardare il padre, a guardare il Figlio. Insegnami com'e' la strada della fede. Insegnami come amare e soprattutto insegnami ad avere un atteggiamento di speranza". Chiamare lo Spirito continuamente perché sia presente nelle nostre vite", ha proseguito. Lo Spirito Santo, aggiunge il Papa, ci "ricorda Gesu' e lo rende presente a noi, perché non si riduca a personaggio del passato". Nello Spirito, spiega il Pontefice, "tutto è vivificato" e "ai cristiani di ogni tempo e luogo è aperta la possibilità di incontrare Cristo". "Lui non è distante, è con noi: ancora educa i suoi discepoli trasformando il loro cuore, come fece con Pietro, con Paolo, con Maria di Magdala", ha detto ancora.

 

 

Questa, ha proseguito nella sua riflessione Bergoglio, "è l'esperienza che hanno vissuto tanti oranti: uomini e donne che lo Spirito Santo ha formato secondo la "misura" di Cristo, nella misericordia, nel servizio, nella preghiera E' una grazia poter incontrare persone cosi': ci si accorge che in loro pulsa una vita diversa, il loro sguardo vede "oltre". Non pensiamo solo ai monaci, agli eremiti; si trovano anche tra la gente comune, gente che ha intessuto una lunga storia di dialogo con Dio, a volte di lotta interiore, che purifica la fede. Questi testimoni umili hanno cercato Dio nel Vangelo, nell'Eucaristia ricevuta e adorata, nel volto del fratello in difficoltà e custodiscono la sua presenza come un fuoco segreto". Questo perché "noi siamo pagine aperte, disponibili a ricevere la sua calligrafia. E in ciascuno di noi lo Spirito compone opere originali, perché non c'e' mai un cristiano del tutto identico a un altro. Nel campo sterminato della santità, l'unico Dio, Trinità d'Amore, fa fiorire la varietà dei testimoni: tutti uguali per dignità, ma anche unici nella bellezza che lo Spirito ha voluto si sprigionasse in ciascuno di coloro che la misericordia di Dio ha reso suoi figli".

 

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