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Il settore degli eventi attacca Mario Draghi: "Lasciati senza ristori, strage per le aziende"

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“Con il nuovo decreto ristori la fine per molte delle nostre aziende è certa”. Negli ultimi giorni si sono succedute numerose indiscrezioni relative ai ristori che saranno assegnati dal nuovo Governo di Mario Draghi e ci sono già degli scontenti. L’accusa, chiara e netta, è arrivata da Adriano Ceccotti, Presidente di FEU, l’associazione a difesa del settore degli eventi: “Stanno segnando così la fine di 570.000 persone, gli addetti ai lavori della filiera degli eventi, li avranno sulla coscienza. Avevamo intrapreso con il precedente governo un importante percorso per la stesura del Ristori5 che avrebbe previsto la possibilità per noi almeno di sperare di riuscire a sopravvivere, attraverso il superamento del codice ateco e ristori dati in base alla perdita di fatturato, ad oggi stando al nuovo DI la fine per molte delle nostre aziende è certa”. 

 

 

La bozza circolata prevede ad ora aiuti legati solo al primo bimestre 2021 (“mesi in cui il settore degli eventi fermo da 377 giorni fattura meno in assoluto”, cita il comunicato) e non alle perdite di tutto il 2020, con percentuali identiche a quelle stabilite dal governo di Giuseppe Conte, con l’unica novità rappresentata dal superamento dei codici Ateco. “Abbiamo presentato un protocollo sicurezza per ricominciare a lavorare – dichiara Ceccotti – proprio per non gravare sulle casse dello Stato e nessuna risposta ci è arrivata, ma certo è che se continueranno a non farci lavorare ci devono ristorare equamente”.

 

 

La nota dell’associazione prevede “Una strage di aziende e partite iva. Il settore degli eventi, un comparto dal valore di 65 miliardi di euro rischia così di morire”. E si chiedono “Sostegni rapportati ad un anno intero di perdite (90% in meno), e adeguati soprattutto ad una situazione 2021 che non sembra migliorare. Ristori a fondo perduto per le imprese e i liberi professionisti con criteri di accesso sulla perdita del fatturato e ammortizzatori sociali estesi almeno sino al 30 giugno 2021. Superamento dei codici Ateco, Riduzione IVA al 4% per i privati che svolgono Eventi. Bonus Matrimoni e Party: detrazione fiscale pari al 50% dei costi sostenuti per chi svolge cerimonie nel 2021 – 2022. Bonus Eventi Aziendali: detrazione fiscale pari al 150% dei costi sostenuti per la realizzazione di eventi promozionali, culturali e divulgativi in presenza. Riduzione a zero dei contributi per il reintegro dei dipendenti in azienda per almeno 12 mesi”. 

 

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