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In Puglia lo scandalo vaccini scatena la guerra nel Pd. Sotto accusa il piano del governatore Emiliano

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Scoppia lo scandalo vaccini in Puglia. A denunciare la situazione è il segretario regionale del Partito Democratico Marco Lacarra, che ieri aveva invocato un’azione della magistratura e punizioni esemplari per i responsabili, compresi gli appartenenti al personale sanitario coinvolti: “Da fonti certe e molto ben informate mi giungono voci di gravissime crepe nel piano vaccinale e in particolare di fatti gravissimi accaduti qui in Puglia di persone che non hanno alcun titolo per accedere ai vaccini anti-Covid 19 riescono a farselo somministrare sfruttando conoscenze e favori, mentre persone con patologie gravi, malati oncologici, tanti anziani con seri problemi di salute aspettano il loro turno, nella terribile consapevolezza di un contagio che potrebbe costar loro la vita, come è accaduto a molte persone e come tuttora accade. E’ un’oscenità, un crimine vergognoso, un oltraggio ad ogni forma di senso civico e di rispetto verso chi versa in condizioni critiche, un insulto verso la dignità e un’offesa imperdonabile all’intera comunità".

 

 

A guidare la Regione Puglia è però Michele Emiliano, sempre del Pd, che ha redatto il piano vaccinale in compagnia dell'assessore alla Sanità pugliese, l’epidemiologo Pierluigi Lopalco. Nonostante il polverone e le polemiche generate Lacarra non ha intenzione di fare passi indietro: “Il mio appello di ieri ha avuto grande risonanza. Bene, se ciò ha portato a smuovere le coscienze di tanti e alzare il livello di guardia sui problemi seri che ho sollevato. Purtroppo, però, il clamore mediatico intorno a una denuncia che continuerò sempre a ritenere sacrosanta ha distorto, come ahimè spesso accade, il senso delle mie parole. Non farò alcun passo indietro rispetto ai fatti che denunciavo. Ho fatto quello che dovrebbe fare qualsiasi buon rappresentante dei cittadini che ha l'onore e l'onere di un incarico politico e istituzionale: rivolgere l'attenzione dell'opinione pubblica e delle istituzioni stesse verso un problema serio e delicato. Mi attiverò - prosegue il segretario regionale - per dare direttamente alla procura le informazioni in mio possesso e mettere ancora insieme ulteriori elementi che possano aiutare gli inquirenti nelle indagini che stanno certamente svolgendo in modo accurato. Siamo nel mezzo della più grande emergenza sanitaria della storia repubblicana. C'è bisogno di tutelare le persone più fragili e reagire compattamente, come il centrosinistra pugliese ha sempre fatto, contro chi intende avvantaggiarsi impropriamente a detrimento dei diritti dei più deboli”.

 

 

Il sottosegretario all'Istruzione del Governo DraghiRossano Sasso, ha commentato quanto successo in Puglia: “Subito chiarezza sui vaccini in Puglia. Mi auguro che il collega Lacarra passi ora dalle parole ai fatti andando, come ha lui stesso annunciato, in procura a fare nomi e cognomi. Se fossero confermate le presunte irregolarità nella campagna vaccinale anti Covid nella regione governata da Emiliano, secondo le quali alcune persone sarebbe state vaccinate nonostante non rientrassero nelle categorie a rischio, ci troveremmo di fronte ad uno scenario inquietante, un'ulteriore, lampante dimostrazione del fallimento del piano vaccinale attuato dal Pd. Concedere - conclude l’esponente della Lega - corsie preferenziali nella somministrazione dei vaccini agli amici degli amici, mentre i nostri figli sono costretti a rinunciare ad andare a scuola anche per i ritardi nelle vaccinazioni per gli insegnanti, sarebbe gravissimo”.

 

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