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Zingaretti s'inventa la lotteria del vaccino. Dose a chi arriva prima

Antonio Sbraga
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Tutti in coda "alla vaccinara". Molti anziani ammettono di essere in fila senza avere prenotazioni, né calendarizzazioni, ma solo seguendo i messaggi passaparola: «Oggi allo Spallanzani fanno i vaccini per gli over-80, si entra da via Folchi dalle 9 alle 18». E come in una svendita last-minute o in una lotteria istantanea "Gratta & Vaccini", ieri lo Spallanzani è stato preso d’assalto dagli ultra-80enni in cerca di una dose dell’anti-Covid. Richiamati anche dall’annuncio postato dalla Regione: «All'Istituto Spallanzani proseguono le vaccinazioni con 30 postazioni in simultanea, un modello organizzato per raggiungere le 500 vaccinazioni al giorno per gli anziani». L’ingresso dell’Istituto nazionale per le malattie infettive si è subito trasformato in una sorta di pullulante "Villa Arzilla", con centinaia di over-80 ai cancelli e tanta voglia di vaccinarsi. Costringendo lo Spallanzani agli straordinari, ma anche ad un richiamo all’ordine: «Siamo felici di aver vaccinato tante persone. I medici dello Spallanzani non sono abituati a mandare indietro nessuno, ma ovviamente non si può vaccinare all’infinito, soprattutto in questo momento con le dosi che abbiamo a disposizione. Chiediamo quindi che i cittadini over-80 si prenotino attraverso l’Asl ed evitino di presentarsi senza prenotazione allo Spallanzani», ha reso noto nel primo pomeriggio il direttore sanitario dell’istituto, Francesco Vaia.

Un problema, invece, completamente dribblato dalla Regione: «Saranno circa 500 le prime vaccinazioni effettuate presso l’istituto Spallanzani. Questa prima fase sperimentale registra una buona affluenza e soddisfazione da parte dei cittadini», ha commentato più tardi l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, spiegando che sono stati «vaccinati gli anziani over-80 del Distretto 12 di Monteverde inviati direttamente dall’Asl». Però sui siti delle Asl non ci sono comunicazioni ufficiali sulla vaccinazione effettuata ieri nell’apposita struttura allestita nel cortile dello Spallanzani, dov’erano in programma anche le somministrazioni delle seconde dosi ai primi medici ed infermieri vaccinati nel V-day del 27 dicembre scorso. Eppure la stessa Regione in questi giorni ha raccomandato a tutte le Asl e alle aziende ospedaliere di evitare la «parziale coincidenza fra la somministrazione della prima dose della vaccinazione ai soggetti ultraottantenni e la somministrazione della seconda dose del vaccino agli operatori sanitari». Per la Regione, infatti, «è necessaria una rigorosa programmazione delle sedute presso i punti vaccinali».

Proprio quello che ieri è mancato. Anche perché le modalità non sono ancora pronte: «l’accesso alla vaccinazione degli ultraottantenni avverrà prioritariamente attraverso la medicina generale», scrive la Regione. Dove, però, l’avviso per arruolare i medici di famiglia disponibili a partecipare alla campagna di vaccinazione degli over-80 è ancora in corso e scadrà solo giovedì 21. E non è ancora disponibile nemmeno «una delle modalità alternative previste» dalla Regione, ossia «la prenotazione tramite sistema web (qui il link)». Perché, se si prova a digitare quell’indirizzo sul computer, sullo schermo per ora compare la scritta «Impossibile raggiungere il sito».

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