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Vaccino Covid, i dubbi sui risultati di Oxford-AstraZeneca: serve un nuovo test

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Dopo giorni di promettenti notizie sui potenziali vaccini contro il Covid-19, AstraZeneca fa sapere che quello sviluppato con l'università di Oxford necessita di "studi ulteriori". L'ha ammesso l'amministratore delegato Pascal Soriot, dopo che è stato messo in dubbio che il farmaco possa essere efficace al 90%. L'alta percentuale è stata raggiunta grazie a un sottogruppo di volontari, che ha ricevuto mezza dose anziché una intera, alzando l'efficacia rispetto a quella di circa 70% registrata nelle altre persone. Mancano verifiche e certezze, quindi la casa farmaceutica condurrà un "ulteriore studio", ha detto Soriot a Bloomberg. Nel frattempo, mentre le sperimentazioni dei potenziali vaccini proseguono, la pandemia non si arresta. Il bilancio globale è arrivato a oltre 60milioni di casi confermati e 1,4 milioni di morti.

In Europa, una nuova soglia psicologica è stata superata dalla Germania, con 15mila morti (i contagi sono 996mila). Un bilancio relativamente basso, rispetto a quello di Regno Unito (oltre 57mila), Italia (oltre 52mila), Francia (oltre 50mila). Berlino mantiene in vigore il lockdown 'light' fino al 20 dicembre, dopo averlo introdotto il 2 novembre. E se "è possibile che il vaccino arrivi prima di Natale" per essere somministrato prima a medici e infermieri, ha detto la cancelliera Angela Merkel, "l'inversione di tendenza" nella diffusione dei contagi non c'è stata. Le restrizioni, quindi, resteranno probabilmente in vigore fino all'inizio di gennaio.

In Francia, il premier Jean Castex ha invece annunciato che "si vedono i primi risultati: la pressione epidemica resta forte ma si sta riducendo più che altrove". Illustrando le misure contro il Covid-19 presentate dal presidente Emmanuel Macron martedì, ha aggiunto che "non si può abbassare la guardia" ed "è prematuro parlare di deconfinamento", perché "le condizioni climatiche invernali e l'avvicinarsi delle vacanze sono importanti fattori di rischio". I casi giornalieri sono circa 15mila, contro i 40mila dell'inizio della nuova ondata. In Svezia, dove il picco dei contagi è ancora lontano, sono risultati positivi la principessa Sofia e il marito, principe Carl Philip, entrambi con "sintomi influenzali lievi". La coppia si è isolata nella propria abitazione a Stoccolma con i due figli, gli altri membri della famiglia saranno testati.

In Grecia, il lockdown viene esteso fino al 7 dicembre. È "necessario perché il numero di infezioni resta elevato", ha detto un portavoce. Negozi al dettaglio, bar, ristoranti e luoghi di svago rimangono chiusi e si può uscire di casa solo per motivi specifici, come lavoro o motivi, mentre dalle 21 alle 5 vige il coprifuoco. Il sistema sanitario è sotto stress: le terapie intensive al nord sono piene e alcuni pazienti vengono trasferiti altrove. I casi confermati nel Paese sono sinora 97mila, 1.900 i decessi. E i dipendenti pubblici hanno avviato uno sciopero nazionale di 24 ore, chiedendo maggiore protezione sul lavoro. Fermi traghetti, metropolitana e tram ad Atene, i giornalisti per due ore. Centinaia di persone hanno sfilato ad Atene e Salonicco, sfidando i divieti.

Più a nord, gran parte dell'Inghilterra resterà al massimo livello di allerta quando il 2 dicembre terminerà il lockdown. Tra le aree escluse dalla zona rossa c'è Londra, che sarà in un livello medio, consentendo alla maggior parte di negozi e ristoranti di aprire, pur con restrizioni. Solo tre aree remote e insulari si troveranno nel livello più basso. Un'enorme fetta dell'Inghilterra centrale e settentrionale, comprese Birmingham e Manchester, rientrerà nel livello più alto. Per l'ufficio statistico del governo il tasso di infezione sembra essersi stabilizzato, ma il segretario alla sanità Matt Hancock ha avvertito: bisogna "rimanere vigili".

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