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A gennaio vaccinati 2 milioni di italiani. Arcuri "inventa" il patentino

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Domenico Arcuri parla del piano vaccini. E annuncia l'arrivo delle prime dosi già nella seconda metà di gennaio 2021. «I numeri sono in progressiva crescita, ci dicono che la forza del virus è ancora molto rilevante ma grazie alle misure progressivamente messe in campo per il suo contrasto e il suo contenimento si sta riducendo». Lo afferma in conferenza stampa il Commissario straordinario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri. «Nelle ultime 4 settimane la crescita si è affievolita e nell’ultima settimana rispetto all’andamento di una settimana fa si è addirittura lievemente ridotta. Questo significa che la crescita è ancora impetuosa, il suo ritmo va decelerando e speriamo che si possa nei prossimi giorni dire che si va stabilmente riducendo» sottolinea ancora Arcuri, che mette in luce come il «rapporto tra positivi e tamponi effettuati anch’esso comincia a decrescere, una settimana fa era del 16,2% ed era già ridotto rispetto alle punte delle settimane precedenti, oggi è del 14,46%». Il commissario interviene anche sul tema del vaccino: «Sarà la più grande campagna di somministrazione di un vaccino non solo in Italia ma in tutta Europa e in molta parte del mondo che noi ricordiamo. Stiamo lavorando alacremente su questo, abbiamo mandato martedì scorso alle Regioni una lettera chiedendo loro di indicare entro domani i luoghi di destinazione dei vaccini. La distribuzione la farà la Pfizer: il vaccino uscirà dal luogo dove viene prodotto, che non è in Italia, con certi standard di efficacia e di efficienza ed è indispensabile che arrivi nel luogo di destinazione con gli stessi standard e come previsto dal contratto con l’Ue questo non può che esserci garantito dall’azienda che l’ha prodotto». Arcuri annuncia: «Lunedì prossimo riusciremo a bandire la richiesta di offerta per aghi, siringhe e accessori necessari a garantire la somministrazione, sarà un acquisto molto corposo che riguarderà tutte le dosi di vaccino che immagiamo arriveranno nel nostro Paese nei prossimi mesi». «Avremo siringhe e aghi - assicura - per tutte le diverse tipologie di vaccini che arriveranno». «Do un auspicio che non è una previsione, la quantità di vaccini che arriverà nel nostro paese sarà una quantità crescente, entro qualche mese potremo arrivare nel corso del 2021 alla somministrazione su larga scala» aggiunge Arcuri, secondo cui «una parte importante della popolazione potrà essere vaccinata entro il terzo trimestre del prossimo anno».

«Stiamo disegnando - spiega il commissario - un piano sui vaccini, il primo vaccino che avremo a disposizione sarà quello di Pfizer e sulla base di un procurement comunitario all’Italia arriveranno 3,4 milioni di dosi, dove subito si intende nella seconda parte di gennaio quando noi dovremo essere pronti a somministrarlo. Siccome questo vaccino ha certe caratteristiche, queste 3,4 milioni di dosi saranno utili a vaccinare 1,7 milioni di italiani, perché a ogni persona con una cadenza di tre settimane dovranno essere somministrate due dosi. Questo vaccino non ha le stesse caratteristiche degli altri che noi auspichiamo arrivino in un tempo sufficientemente ravvicinato» spiega Arcuri, che poi aggiunge: «Il ministro della Salute sottoporrà questo piano al Cdm che poi lo sottoporrà al Parlamento per condividere le categorie di cittadini che in ordine verranno a essere oggetto della somministrazione via via che le dosi arriveranno. Noi abbiamo suggerito due grandi variabili, l’esposizione al contagio e il livello della fragilità».

 

E Arcuri parla anche del patentino per chi verrà sottoposto alla vaccinazione anti Covid. «Stiamo progettando una piattaforma informatica che consentirà di gestire la verifica della somministrazione per sapere come si chiamano le persone che hanno fatto il vaccino e dove lo hanno fatto, per seguire la tracciabilità dei beni sul territorio». Lo ha detto il commissario straordinario all’emergenza Coronavirus Domenico Arcuri rispondendo a una domanda sull’ipotesi di un patentino per chi farà il vaccino anti-covid. Arcuri ha spiegato che «sarà possibile e sarà il ministero della Salute a stabilire le modalità».

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