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Scordiamoci un Natale normale. Miozzo (Cts): negozi, feste e ristoranti, come sarà

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Scordiamoci un Natale come gli altri, mentre ci avviciniamo alla fine di novembre festeggiare in maniera "normale" appare sempre più un'illusione.  "L'andamento dell'epidemia e' ancora molto pesante, i numeri sono molto forti. Anche se apparentemente la curva sembra stabilizzarsi, le centinaia di vittime che abbiamo tutti i giorni ci ricordano che siamo ancora nel pieno del problema. Anche se la curva dovesse scendere nelle prossime settimane, noi un Natale tradizionale ce lo dobbiamo scordare. Possiamo immaginare un Natale piu' sereno, piu' legato alle tradizioni squisitamente familiari. Non ci sara' un Natale 'liberi tutti'". Lo afferma Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, nel corso di Porta a Porta.

"Possiamo immaginare - ha aggiunto - un Natale diciamo più sereno, più tranquillo, più legato alle tradizioni più squisitamente familiari". Ma se tutto andrà bene, "probabilmente negozi e ristoranti potranno ritornare in una formula di semi normalità. La ristorazione ha delle regole così come i negozi e i bar, quindi se rispetteranno quelle regole probabilmente potremo godere di questo ritorno ad una quasi normalità". "Ma - ha avvertito Miozzo - è una quasi normalità, non sarà un liberi tutti. Non ci sarà il Natale liberi tutti, questo dobbiamo scordarcelo". 

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