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Trentino, l'orsa JJ4 torna in libertà. Il Consiglio di Stato: "Non è problematica"

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L'orsa JJ4 deve tornare in libertà. Lo ha deciso il Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso presentato da Ente nazionale protezione animali (Enpa) e Organizzazione Internazionale Protezione Animali (Oipa), sospendo così l’ordinanza emanata dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. Lo scorso 11 agosto, Fugatti aveva disposto la "captivazione permanente",ovvero la riduzione in cattivià, dell’orsa JJ4 che lo scorso giugno aveva aggredito due uomini. La sentenza, si legge, "sospende l’esecutorietà della ordinanza impugnata in primo grado, fino alla discussione collegiale cautelare, che fissa alla camera di consiglio del 19 novembre 2020".

L'Ispra e  l’Istituto zooprofilattico del Lazio e Toscana, su richiesta del ministro dell’Ambiente, avevano valutato la "non problematicità" dell'orsa, "con argomenti scientifici ampi e indipendenti", scrivono i giudici, "Lordinanza appellata accenna, citando documentazione scientifica, al non aggravamento del pericolo di morte dei cuccioli ove la sola madre fosse catturata: rileva questo Giudice che le stesse linee guida della Provincia di Trento per la gestione dei cuccioli di orso orfani, al di là di superficiali richiami a orsi russi o svedesi, che appartengono a specie di orso diverso da quello delle Alpi centrorientali, proprio per i cuccioli del Trentino, segnala come ’normale' l’allontanamento dalla madre a circa 16-17 mesi di età, cioè appunto almeno dopo il primo letargo, che nel caso in esame inizierà tra poche settimane" rilevano i giudici. JJ4 torna in libertà. 

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