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Coronavirus, il bollettino di oggi 1 ottobre fa paura: i contagi schizzano, 2.548 nuovi casi

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Schizzano i contagi per Covid 19 in Italia: nelle ultime 24 ore sono stati registrati 2.548 nuovi casi, un incremento che non si verificava da oltre cinque mesi e che è stato individuato con un numero di tamponi record: 118.236 circa 13mila più di ieri. Il totale dei contagiati dall'inizio dell'emergenza sale a 317.409. Risale anche l'incremento del numero delle vittime: 24 in un giorno, contro le 16 di ieri, per un totale di 35.918  Dopo il Veneto, Campania e Lombardia sono le regioni più colpite.

Sarà prorogato fino al 31 gennaio 2021 lo stato di emergenza legato alla pandemia da Coronavirus. Dopo le voci che si rincorrevano sempre più frequenti - attualmente, la scadenza è fissata al 15 ottobre - a confermare la volontà dell'esecutivo di estendere la situazione straordinaria è lo stesso premier, Giuseppe Conte, dopo il confronto avuto con la maggioranza mercoledì sera a palazzo Chigi. "Ieri sera abbiamo fatto un aggiornamento sul punto, abbiamo convenuto che allo stato della situazione che continua a essere critica e richiede la massima attenzione di tutti, andremo in parlamento a proporre la proroga dello Stato di emergenza fino alla fine di gennaio 2021".

A preoccupare il governo è la curva dei contagi italiani, e soprattutto la situazione europea, in particolare per quel che riguarda i Paesi confinanti come la Francia, dove i numeri allarmano. E con l'inverno alle porte, gli inviti alla cautela vengono da ogni parte, in primis dal Comitato tecnico scientifico. Lo stato di emergenza venne dichiarato proprio il 31 gennaio 2020, prima dell'esplosione della pandemia nel Paese, e rinnovato alla sua scadenza il 31 luglio fino al 15 ottobre. Ma l'intenzione, appunto, è quella di portare a 12 mesi esatti la durata dell'emergenza nazionale, che consente l'impiego di 'mezzi e poteri straordinari' in deroga alle disposizioni vigenti, ovviamente nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico. Senza lo stato di emergenza, per esempio, non sarebbero possibili i decreti del presidente del Consiglio, i famosi Dpcm che hanno scandito i giorni del lockdown, né l'impiego massiccio dello smartworking per i lavoratori che, in una situazione normale, dovrebbe essere appositamente normato, e tantomeno le restrizioni sui viaggi. Della proroga, in ogni caso, "discuteremo in Parlamento come è giusto che sia", assicura il ministro della Salute Roberto Speranza. "Io sono sempre per la linea della massima prudenza - aggiunge - ma credo sia corretto che se ne discuta in Parlamento e nel Governo".

E proprio Speranza sarà in aula al Senato il 6 ottobre per riferire sulla situazione. Dall'opposizione però si levano le prime proteste: "Perché siamo l'unica nazione in Europa a essere ancora in stato di emergenza? Il Governo ha il dovere di entrare nel merito e spiegare agli italiani qual è la situazione reale", dice la presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. Che aggiunge: "Reputerei gravissimo, invece, se questa fosse solo l'ennesima trovata del governo per tenere sotto scacco l'Italia e continuare a coprire i litigi tra Pd e M5s". Da Forza Italia, la capogruppo a Palazzo Madama Anna Maria Bernini spiega che "non è pregiudizialmente contraria, perché ci siamo sempre attenuti al massimo principio di precauzione. Ma ora aspettiamo il premier in Parlamento per chiedergli alcune decisive spiegazioni: a cosa serve questa proroga se il governo ripete ogni giorno che la situazione Covid in Italia è sotto controllo, tanto che non ritiene nemmeno utile attivare il Mes per rafforzare il sistema sanitario nazionale?".

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