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Il caldo torrido, il peso dei turisti: l'assurda morte del cavallo alla Reggia di Caserta

La furia degli animalisti: "Basta con le botticelle"

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Un cavallo destinato al trasporto dei turisti è morto questa mattina alla Reggia di Caserta. A darne notizia è stato l'Enpa: «Ancora una morte senza senso per business, per il gusto di far divertire i turisti e magari scattare un selfie. È morto questa mattina un cavallo che trainava una botticella destinata ai turisti nella Reggia di Caserta, probabilmente a causa del caldo torrido. L’Ente Nazionale Protezione Animali, da sempre impegnato per contrastare questo insensato mercimonio perpetrato ai danni di cavalli resi schiavi, farà tutto il necessario attraverso il suo studio legale perché i colpevoli di questo scempio paghino per le loro azioni».

«È assurdo - dice Massimo Pigoni, vicepresidente nazionale Enpa - che al giorno d’oggi ancora si utilizzino gli animali per queste finalità, attività non più accettabili anche alla luce delle ormai accreditate conoscenze scientifiche ed etologiche che dimostrano senza ombra di dubbio che gli animali soffrono e patiscono esattamente come noi. L’Enpa combatterà questa battaglia di civiltà con tutti i mezzi a disposizione. In un Paese civile le botticelle dovrebbero scomparire immediatamente e per sempre».

«Nella Reggia di Caserta - continua l’Enpa - dove oggi si è consumata questa tragedia, nonostante il caldo, i cavalli continuano a salire e scendere a pieno carico, trainando carrozzelle e persone. Uno di loro oggi non ha più resistito e si è accasciato in terra per non rialzarsi più. E probabilmente ora verrà sostituito come si sostituisce un bus per turisti. Le autorità sanitarie hanno transennato l’area per consentire i rilievi del caso e per portare l’animale in un centro specializzato. L’autopsia accerterà le cause per le quali il povero animale è crollato a terra, senza vita, mentre trasportava una carrozza carica di turisti, in una giornata caldissima».

Dura la reazione di Michela Vittoria Brambilla, parlamentari di Forza Italia da sempre impegnata nella difesa dei diritti degli animali: «Di quante tragedie come quella accaduta oggi a Caserta c’è ancora bisogno perché governo e maggioranza si decidano finalmente, come scrivo da anni nelle mie proposte di legge, a vietare i servizi di trasporto di piazza e di trasporto pubblico non di linea a trazione animale?» E' «una vergogna nazionale», insiste, la morte improvvisa, sotto gli occhi dei turisti e di molti bambini, di uno dei cavalli costretti a trainare carrozzelle cariche di turisti nel parco della Reggia con temperature reali che superano i 50 gradi. «Affinché mai più gli Enti locali possano autorizzare servizi di trasporto di piazza e di trasporto pubblico non di linea a trazione animale - ricorda l’ex ministro - sarebbe necessario e sufficiente disporre la secca abrogazione dell’articolo 70 del Codice stradale e di parte dell’art. 1, comma 2, della l. n.21/1992, come ho sempre proposto. Purtroppo, quanto accaduto a Caserta mostra tutta l’inadeguatezza anche della formulazione di compromesso individuata nella commissione Trasporti della Camera, e mai diventata legge per l’inerzia della maggioranza, che consentirebbe l’utilizzo delle carrozzelle nei parchi. È semplicemente assurdo, e inammissibile, che all’alba del XXI secolo ancora si utilizzino i cavalli per scarrozzare i turisti, e per di più che non si tenga conto neppure del clima torrido delle giornate di piena estate. Né al governo, né alla maggioranza, né ai sindaci, a cominciare da quello di Roma, importa nulla se i cavalli continuano a soffrire sulle strade e sugli acciottolati dei nostri centri storici e, come si vede, anche nei parchi. È una vergogna nazionale, e chi dovrebbe agire sta a guardare».

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