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Zaky resta in carcere per altri 45 giorni

Prolungata la detenzione cautelare di un mese e mezzo

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Per almeno un altro mese e mezzo Patrick Zaky dovrà rimanere in carcere. Ieri è stata prolungata di 45 giorni la detenzione cautelare del ricercatore iscritto all’università di Bologna arrestato al Cairo l’8 febbraio scorso con l’accusa di sedizione.

Nella giornata di ieri si era tenuta nella capitale egiziana l’udienza per il rinnovo della carcerazione preventiva per lo studente. Per la prima volta Zaky, che attualmente è detenuto nel carcere di massima sicurezza di Tora, ha avuto modo di assistere alla seduta. Oggi i giudici della corte penale hanno ritenuto di dover trattenere il giovane per altri 45 giorni.

Amnesty International ha commentato la sentenza: «Avevamo sperato di poter festeggiare la sua scarcerazione, ma così non è stato. Non smettiamo di lottare», si legge in un tweet di Amnesty Italia, che nelle scorse settimane aveva lanciato una petizione per la sua liberazione. Sempre l’organizzazione internazionale ha fatto sapere che Patrick Zaky «è stato visto dalla sua avvocata, ha perso visibilmente peso, ma le sue condizioni di salute sembrano buone. Resta alta, invece, la preoccupazione per il rischio contagio da Covid-19 in una prigione, quella di Tora, in cui il virus è entrato, e questo elemento oltre a quello dell’innocenza che rende veramente ancora più urgente la sua scarcerazione». 

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