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Le parole di Zanardi poche ore prima dell'incidente: "Le difficoltà esistono, ma bisogna avere la forza di rialzarsi"

Alex Zanardi

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Pirma del gravissimo incidente, Alex Zanardi era partito da Sinalunga, attorno alle 15, assieme a Enrico Fabianelli, atleta di Castiglion Fiorentino (Ar) e a molti altri ciclisti sinalunghesi. Zanardi e gli altri erano arrivati in piazza Garibaldi per consegnare il testimone della staffetta tricolore ad Alessandro Cresti.

Nata per riuscire a reclutare alcuni atleti per partecipare alle prossime paralimpiadi di Tokio 2021, la staffetta “Obiettivo tricolore” è partita da alcuni giorni e girerà tutta l’Italia, da Luino, sul lago Maggiore fino a Santa Maria di Leuca nella punta più meridionale della Puglia, coinvolgendo atleti con disabilità per portare il testimone lungo lo stivale italico. Alessandro Cresti, 31enne di Sinalunga, grazie al ciclismo, combatte un male più grande di lui, la sclerosi multipla. Ma questo male lo guarda in faccia ad armi pari, pronto a fare di tutto per sconfiggerlo.

 

Zanardi ha parlato così a Sinalunga davanti alla gente accorsa ad ascoltarlo: “Le difficoltà esistono, non bisogna negarlo, ma bisogna trovare la forza di rialzarsi e di rimettersi in gioco”. Ha poi continuato: “Il progetto di Obiettivo 3 è reclutare 3 atleti per le paralimpiadi. Molte persone affette da disabilità non sanno come approcciarsi al mondo dello sport ed è per questo che nasce questo progetto. Siamo ormai in viaggio da giorni e la strada sarà ancora lunga, ma pedalare lungo le bellezze italiane non ti fa sentire la fatica!”.

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