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La Roma asfalta il Frosinone e prova ad allontanare la crisi

All'Olimpico i gol di Under, Pastore, El Shaarawy e Kolarov

Carlo Antini
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La panchina di Eusebio Di Francesco, almeno per il momento, è salva. La Roma ritrova i tre punti nel turno infrasettimanale, battendo per 4-0, senza alcun patema, il Frosinone. Un successo importante sia per la classifica sia per il morale: i giallorossi, che dopo il ko con il Bologna erano subito andati in ritiro a Trigoria, arrivano così al derby con la Lazio di sabato con le pile ricaricate, anche se non tutte le perplessità sul gioco e sulla reale forza della squadra sono state spazzate via. Il Frosinone invece dimostra pecche evidenti e una fragilità in mezzo al campo disarmante: Longo, per salvarsi, dovrà davvero compiere un miracolo. Per rimediare alle ultime "scoppole" prese a Madrid e Bologna, Di Francesco dà una rimescolata alle carte, preferendo in difesa Santon a Florenzi e, in attacco, Schick a Dzeko, in panchina a meditare. Fuori Perotti per problema al flessore e modulo ancora diverso (4-2-3-1) contro la squadra di Longo, che parte con la coppia Ciano-Pinamonti in attacco e che ha tra gli indisponibili Ardaiz, Dionisi, Gori, Paganini e Maiello. I giallorossi ci mettono esattamente novanta secondi per sbloccare il match: Under semina il panico e poi fa partire una botta da fuori su cui Sportiello non è impeccabile. Cibsah e Pinamonti provano ad abbozzare una reazione ma i padroni di casa hanno voglia di dare un calcio alla crisi; al 26' Pastore si divora un rigore in movimento, un minuto dopo Schick, che poco prima non si era distinto per "cattiveria" sotto porta, fa tremare la traversa con una sberla ravvicinata. La Roma domina e al 28' raddoppia: cross basso di Santon e Pastore, come con l'Atalanta, battezza di tacco l'angolo opposto. Non è finita perché, prima dell'intervallo, arriva il tris capitolino: Capuano sbaglia il disimpegno, Under si insinua e invita El Shaarawy, tutto solo, a mettere il nome sul tabellino. Nella ripresa, con l'incontro in cassaforte, la Roma diminuisce ulteriormente i ritmi e viaggia in modalità "risparmio", visto che incombe il derby di sabato. Iniziano i cambi (Di Francesco fa esordire Zaniolo e Luca Pellegrini) ma la gara non ne giova. E così, le emozioni non sono più così numerose. Il pubblico dell'Olimpico si scalda sul secondo legno colpito da un cross "sporcato" di Under, la Roma gioca soprattutto per Schick ma El Shaarawy, al 28', preferisce la soluzione personale senza impensierire Sportiello. Zaniolo vorrebbe lasciare il segno ma pecca nella mira, esce De Rossi e si merita una standing ovation per le sue 600 presenze con la maglia giallorossa. Nel finale Under ha ancora la forza per provarci ma è Kolarov, al 45', a scaricare in rete un assist di Luca Pellegrini: è il poker che fa tornare il sorriso in casa Roma, che ora attende con meno depressione il derby e il prossimo impegno di Champions League. Il Frosinone allo scadere coglie il palo con Cibsah allo scadere: troppo poco per una formazione che ha la "mission" di restare nel calcio che conta ma che è ancora a secco nella casella dei gol.

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