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Dieta giusta: pochi alimenti antinfiammatori portano a demenza e deficit cognitivi

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La nostra salute è strettamente legata a ciò che mangiamo. Una dieta salutare, lo dice la parola stessa, porta sicuramente benefici al nostro fisico. Anche al nostro cervello. Lo dice anche una ricerca appena pubblicata per cui il cibo sano ci difende a combattere il declino cognitivo e la demenza senile. Non solo quando ci si trova nella terza età, ma anche durante la fase di sviluppo.

 

 

Lo studio, riportato da Neurology e ripreso dal Ilfattoalimentare.it, è stato condotto dall'università di Atene. Il campione è formato da mille persone di età media di 73 anni. Per un periodo molto lungo, durato tre anni, sono state osservate le loro abitudini alimentari e il loro stato cognitivo.  I modelli di dieta sono tre: quella a base di 20 porzioni di frutta a settimana, quella con 19 porzioni di verdura e, infine, quella con 4 di legumi, 11 tazze di caffè o tè. Bene, si è visto che "chi era tra i minori consumatori di alimenti antinfiammatori aveva un rischio triplo di andare incontro a un deficit cognitivo, quando non a una vera e propria demenza".

 

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