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Una Cuvée dai migliori vitigni di montagna

Paolo Zappitelli
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Trecentoventi vignaioli, ognuno con poco più di un ettaro di terreno, che si mettono insieme per dare più valore - e qualità - ai propri vini. Accade nella Val di Cembra, a nord est di Trento, dove le viti si arrampicano fino a 900 metri aggrappandosi a terreni scoscesi che l’uomo, in un secolo, ha saputo addomesticare con un reticolo di muretti a secco che misura quasi 700 chilometri. La cantina prende il nome dalla stessa valle, «Cembra cantina di montagna»: nata nel 1952 nel 2022 è «rinata» con lo scopo di puntare sulla qualità dei quattro vigneti che vengono coltivati: Muller Thurgau, Riesling, Chardonnay e Pinot nero. Dei tre bianchi portati in degustazione (tutte annate 2021) va sottolineata eleganza ed estremo equilibrio sia in bocca sia al naso e soprattutto la possibilità di evolvere ancora nel tempo visto che si tratta di vini estremamente longevi. Quello che ha però davvero una marcia in più è la cuvée appena messa in commercio, «Zymbra» 2019 (35 euro), creata selezionando i migliori grappoli dei tre bianchi che vengono prodotti. E se è vero che il tutto è maggiore della somma delle sue parti questa ne è la dimostrazione: ottimo equilibrio, al naso un po’ di frutta bianca e note esotiche, in bocca una bella spalla acida, sentori minerali e una buona sapidità finale. <CW-30>Completa la gamma il Trentodoc Oro Rosso riserva dosaggio zero. </CW>Cantina da premiare anche perché i vini sono frutto di una viticoltura eroica: niente macchinari, la vendemmia si fa a mano e con le gerle a spalla, dai filari più bassi a 500 metri fino a quelli più alti a quota 900. Unica pecca: una diffusione commerciale ancora limitata a Trentino, Veneto e Lombardia. L’alternativa è una bella gita in azienda, arrampicandosi in una valle che sembra fuori dal tempo, punteggiata solo da piccoli borghi e vigne.
 

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