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Aumenti in arrivo anche per il vino. Ecco quanto

Paolo Zappitelli
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Rincari in vista anche per il vino. Sulle bottiglie che compreremo per festeggiare Natale e Capodanno pesano gli aumenti del costo dell'energia e la difficoltà di approvvigionamento che ormai colpisce tutte le materie prime. La  stima della Uiv (Unione Italiana Vini) è che ci sarà un rialzo medio dei prezzi di circa il 40 per cento. E gran parte di questo aumento potrebbe scaricarsi sul consumatore finale che acquista la bottiglia in enoteca o al supermercato. .  I costi alle stelle riguardano tutto, dalle materie prime secche al prodotto, quindi dal vetro alle etichette, dai cartoni alle chiusure delle bottiglie, dai trasporti (con le tariffe per i container che sono lievitate del 400%) all’energia elettrica. Una "tempesta perfetta" che, secondo il segretario generale della Uiv, Paolo Castelletti “costa al settore anche più di quanto stimato solo un mese e mezzo fa: allo stato attuale la ‘bolletta’ supplementare per il settore supera ormai 1 miliardo di euro, e questo al netto delle difficoltà nelle consegne del vino, che cominciano a evidenziarsi anche se in misura molto minore che in Francia. È del tutto evidente – ha aggiunto il segretario dell’associazione che rappresenta l’85% dell’export italiano del settore – che le imprese saranno costrette entro breve a rivedere i listini precedentemente accordati con distributori e importatori".

Da Nord a Sud il quadro fornito dalle principali aziende socie di Uiv è lo stesso. Per Daniele Simoni, amministratore delegato di Schenk (50 milioni di bottiglie l’anno) “saremo costretti a ricontrattare i listini già a partire dall’inizio del prossimo anno. Alcune Doc, come il Primitivo di Manduria, si sono apprezzate fino al 50%, il Prosecco del 30%, ma anche in Toscana o in Piemonte i valori sono lievitati”. A Valdobbiadene, nell’azienda Mionetto - quasi 40 milioni di bottiglie -, la situazione è la stessa: “Non possiamo pensare di assorbire tutti questi aumenti con le nostre forze – ha detto il consigliere delegato, Alessio del Savio –; cartone, vetro, capsule ed etichette presentano un conto superiore del 20% ma oltre alla spesa si sta manifestando un problema non secondario di approvvigionamento”. Da Conegliano a Erbusco con Terra Moretti, gruppo che dalla Franciacorta ha allargato il proprio raggio produttivo in 3 regioni e 6 cantine. Per l’ad, Massimo Tuzzi “solo con i fornitori di vetro l’aumento è segnalato in doppia cifra, ma tutte le componenti sono in rialzo. È chiaro che da gennaio saremo costretti ad aumentare i prezzi, ma il nostro obiettivo è assorbire, per quanto possibile, parte dei surplus: di fronte alle difficoltà del periodo riteniamo giusto che ognuno faccia la propria parte, sia in ambito produttivo che commerciale”. 

Per arginare l'aumento dei prezzi la Uiv ha chiesto al Governo maggiore attenzione al settore nei prossimi provvedimenti di legge di Bilancio e delega fiscale "per assicurare misure di alleviamento dei costi fissi (tassazione sul lavoro ed energia) che possano sostenere il mondo produttivo e non mortificarne la competitività”.

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