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Arriva l'Ornellaia 2018, "La grazia" in bottiglia

Paolo Zappitelli
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L'hanno battezzata "la Grazia" e mai come stavolta il nome racchiude il senso di questo vino: l'Ornellaia 2018, presentata in anteprima dalla Stanza degli Aquiloni della tenuta di Bolgheri dei Marchesi de' Frescobaldi, racchiude un'eleganza e un equilibrio che da qualche anno non si riscontrava in queste bottiglie. Insomma non un vino muscoloso e potente, come è capitato in altre annate pur perfette, ma invece morbido, setoso, aggraziato. Eppure "portare a casa" il risultato non è stato facile, come ha raccontato l'enologo Axel Heinz, perché ci si è trovati davanti a una stagione particolarmente piovosa anche se con un autunno ed estate buoni. Ma il vero carattere di questa Ornellaia si è rivelato solo dopo un anno di invecchiamento grazie anche a un blend che per la prima volta ha visto una preponderanza di merlot (51%) rispetto al cabernet sauvignon. (40%) insieme a cabernet franc (7%) e petit verdot (2%). Il motivo di questa scelta? "Non abbiamo una formula valida sempre, ogni anno ci atteniamo a quello che la natura ci dà - racconta ancora Axel Heinz -. Le condizioni erano molto favorevoli al merlot, il cabernet sauvignon non aveva abbastanza "peso". E alla fine ci siamo meravigliati noi per primi di quello che abbiamo ottenuto". Il risultato è un vino che al naso si apre subito su profumi di frutti di bosco, poi qualche nota citrica, sprazzi di macchia mediterranea (anche accenni di rosmarino) e uno sbuffo di liquerizia che via via che il vino si apre diventa più percepibile. Il sorso, invece, percepisce immediatamente la morbidità e la rotondità del merlot, con tannini setosi, una buona freschezza e una sapidità che resta a lungo. Ma tutto si tiene in perfetto equilibrio, in un gioco di rimandi continui che fanno gioire il palato. Il vino rimane in barriques nelle cantine di Ornellaia a temperatura controllata per un periodo di circa 18 mesi. Dopo i primi 12 mesi viene effettuato l'assemblaggio e quindi reintrodotto nelle barriques dove trascorre altri 6 mesi. Poi il vino resta in bottiglia ancora 12 mesi prima di essere messo in vendita.

 

 

 

 

Anche quest'anno per "Vendemmia d'artista" i Marchesi Frescobaldi hanno chiesto a un artista di fama internazionale di  ispirarsi al concetto espesso dall'annata del vino per realizzare un'opera. Così il belga Jan Fabre, partendo dalla “Grazia” come “dono divino della natura ed equilibrio di simmetrie e proporzioni”,  ha utilizzato il suo linguaggio e il prezioso oro rosso del golfo di Napoli, il corallo, per le sculture che sormontano tre Salmanazar (9 litri): A Candle of Mercy, The Crown of Kindness, The Heart of Virtue. “Credo che l’arte debba conciliare valori etici e principi estetici. - ha spiegato - Per questo motivo ho deciso di usare forme come il cuore, la corona, la candela e le ali nelle sculture per Ornellaia 2018. Sono simboli di passione, virtù e purezza, che prendono vita attraverso i piccoli rami e le perle di corallo rosso; e in “A Candle of Mercy” o “The Heart of Virtue” si sciolgono, come la grazia fondente del vino di Ornellaia.” Oltre ai preziosi 111 grandi formati di Ornellaia che verranno messi in vendita, Jan Fabre ha anche disegnato un’etichetta speciale per le bottiglie da 750ml, e infine creato un’opera site-specific per l’Orciaia dell’azienda: una serie di disegni ispirati alle sculture e alla medesima simbologia. Una delle tre Salmanazar di Ornellaia 2018 “La Grazia” intitolata dall’artista “The Crown of Kindness” sarà battuta – insieme ad altri grandi formati - all’asta online di Sotheby’s che si svolgerà a settembre del 2021.
Collezionisti di tutto il mondo potranno aggiudicarsi i preziosi lotti e li riceveranno direttamente dalla suggestiva cantina di Bolgheri.
Per il terzo anno consecutivo il profitto verrà devoluto a sostegno del progetto “Mind’s Eye” creato dalla Fondazione Solomon R. Guggenheim.

 

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