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L'event organizer, la pandemia non ha fermato il premio per le ricercatrici

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Roma, 21 dic. (Labitalia) - "Il Covid non mi ha fermato, anzi mi ha dato una marcia in più per organizzare l'edizione 2020 del format 'Storie di donne' con un taglio strettamente scientifico". Così, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, Lisa Bernardini, presidente dell'Associazione Occhio dell'Arte Aps, spiega all'Adnkronos/Labitalia il dietro le quinte di un evento che si è rivelato un vero e proprio successo. "Sia come giornalista - racconta - che come direttore artistico ed organizzatrice di eventi, il pianeta femminile mi ha sempre affascinato, ed ho ritenuto di trattarlo (oramai sono svariati anni che me ne occupo) da diverse angolazioni nel corso degli anni; ad un certo punto ho ideato questa kermesse in rosa dove ad essere protagoniste sono ad ogni edizione le donne. Non solo quelle note al grande pubblico, ma anche le protagoniste della fantastica quotidianità: con i loro talenti, il loro lavoro, i loro sogni, le loro risorse messe a disposizione della collettività. Quelle donne, insomma, che hanno una marcia in più e sono di esempio e stimolo per tutti, anche per gli uomini".

"L'edizione 2020 - ammette - è stata problematica da organizzare e da concepire per via della normativa anticovid: sono tempi difficili quelli che stiamo vivendo, ma siamo riusciti a registrare un boom di accessi. Nel corso di un anno bisestile che si è affacciato con una pandemia mondiale da affrontare, pensare di organizzare qualcosa in presenza, anche solo in unità ridotte, è stato complicato; dedicare la kermesse 2020 a Donne di Scienza invece è risultato naturale".

"L'universo maschile - ricorda - ci è venuto però in aiuto grazie al fisico nucleare Sergio Bartalucci, presidente dell'Associazione di scienziati e tecnologi per la ricerca italiana, e al conduttore tv Anthony Peth. Quest'anno poi come riconoscimento, abbiamo dato le stampe d'autore firmate dall'artista dei Led Francesca Guidi".

"Le premiate - continua Lisa Bernardini - sono state la neuropsichiatra Emilia Costa, direttore del Centro Disturbi Condotta Alimentare Policlinico Umberto I, l'ingegnere nucleare Alessandra Di Pietro esperta in meccatronica e in sicurezza ed efficienza energetica; l'astrofisica internazionale Sandra Savaglio già copertina del Time, attualmente assessore all'Istruzione, università, ricerca scientifica e innovazione nella giunta regionale della Calabria. In collegamento Zoom da Milano c'era anche la virologa Maria Rita Gismondo, cattedra di Microbiologia Clinica l'Università Statale di Milano, drettore dell'Uoc microbiologia clinica e virologia e bioemergenze presso il Polo Universitario L. Sacco, Milano, nonché responsabile del laboratorio BSL4, Centro di riferimento nazionale per le emergenze infettivologiche".

"Oltre alle premiate d'eccellenza - sottolinea - scelte da un comitato scientifico di alto profilo, una menzione speciale per il Pianeta Scuola è stato assegnato alla studentessa, Diletta Picardo, in rappresentanza del liceo scientifico delle Scienze Applicate con Integrazione Biomedica dell'Istituto Lasalle-Pio IX Aventino, a Roma, diretto dai Fratelli delle Scuole Cristiane. Attraverso laboratori presso il Gemelli e accompagnati da ricercatrici dell'Università Cattolica, gli studenti iniziano a costruirsi un futuro nel mondo della medicina e dell'ingegneria biomedica, coniugando scienza e valori cristiani: trattasi di una realtà scolastica preziosa nel tessuto dell'Urbe. La filosofia dell'Istituto, diretto da Fratel Andrea Biondi in sinergia con il preside del liceo, Mario Rusconi: 'Ciò che per gli altri è eccezionale per noi è la normalità'".

Insomma, "una filosofia che ricalca il pianeta donna che non si arrende mai: normale nella sua eccezionale essenza. E che anche in epoca Covid fa capire quanto sia grande il contributo dato dalle donne alla società e alla scienza, a cominciare dai banchi di scuola".

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